Cassino – Il racconto di una tentata truffa a una settantenne che camminava da sola per strada
Uno sconosciuto ha avvicinato a Cassino una signora di 70 anni e ha tentato di sottrarle con l’inganno 900 euro. Questo è il racconto di quello che è successo, così come ce lo ha raccontato la vittima designata. Per rispetto e sicurezza, useremo nomi di fantasia; tutti gli altri dettagli sono invece fedeli a quanto ci è stato riferito.
Il fatto è accaduto in via Tommaso Campanella, più o meno all’altezza dell’incrocio con via degli Eroi. E’ un sabato di tre settimane fa, precisamente il 10 novembre, poco dopo le 11:30. Come ogni sabato, giorno del mercato settimanale, la signora Sofia prende il carrello per riporre la spesa, esce di casa e s’incammina verso il centro Cassino, dove può trovare le bancarelle.
A un certo punto, una macchina bianca, che prosegue a velocità sostenuta, la supera, poi si blocca, fa retromarcia e le si affianca. La signora Sofia non saprebbe identificare il tipo di vettura, né ha avuto l’accortezza, alla fine, di memorizzarne la targa. Sa riferire solo che è un’auto grande e nuova.
L’autista è solo. Ha circa sessant’anni e indossa un paio di occhiali da vista. Quando le parla non usa alcun accento particolare: sicuramente è italiano, e sembra delle nostre parti.
«Menomale che l’ho vista – dice – stavo proprio venendo a casa sua. Sono un grande amico di Giuseppe, suo genero. Adesso lo chiamiamo». Quindi prende il cellulare e fa un numero: «Sono qui con tua suocera, è sempre bella e giovane…». Poi spiega alla signora: «Giuseppe ha prenotato un bellissimo regalo per sua figlia, però mi ha dato solo un acconto di 200 euro, ne mancano 900». Ovviamente, quei soldi dovrebbe anticiparli la signora Sofia.
La signora Sofia si fa sospettosa, soprattutto perché non è nel carattere di suo genero comportarsi in questo modo, né fare regali troppo costosi, né permettere che il saldo venga anticipato dalla suocera. Pertanto chiede di poter parlare con Giuseppe: «Me lo passi… oppure lo chiamo io».
L’uomo della macchina bianca fa di tutto per non passarle il telefonino, chiacchiera e chiacchiera. Prima dice che va bene anche un assegno, poi che si accontenterebbe di una cifra inferiore: «Non ha neanche 300 euro?». Questo mercanteggiare rende più scoperta la truffa e la signora Sofia diventa irremovibile, vuole assolutamente parlare col genero.
A questo punto, l’uomo della macchina bianca decide di farla finita, si accorda con l’ipotetico Giuseppe all’altro capo che «Va bene, allora paghi quando torni, per ora rimando indietro il regalo», saluta e riparte.
La signora Sofia torna a casa trafelata e chiama il genero e la figlia. Naturalmente è stata tutta una messinscena, niente di quello che aveva detto l’uomo della macchina bianca era vero.
La signora Sofia non è caduta nel tranello, però ha preso un grande spavento. Quel giorno non ha fatto la spesa e quando l’abbiamo sentita, vari giorni dopo, era ancora tanto turbata da confessarci che ha paura a uscire da sola, adesso. Ciò che l’ha inquietata maggiormente è stato che quel truffatore conosceva il nome del genero. Ne ha dedotto che l’avesse presa di mira, che avesse fatto ricerche su di lei. Qualcuno al quale ha raccontato l’accaduto le ha detto che ci sono persone di Cassino che vendono le informazioni in cambio di una percentuale sul guadagno.
La signora Sofia è sicura che quell’uomo abbia chiamato il genero per nome senza che lei glielo rivelasse, tuttavia un abile malvivente, esperto nell’arte del raggiro, sa strappare le informazioni dalla bocca delle stesse vittime senza che queste se ne accorgano.
Questo episodio si è concluso senza perdita di denaro. Altre persone non sono state così fortunate. Le forze dell’ordine mettono sempre in guardia e invitano la cittadinanza a diffidare degli sconosciuti che si presentano con scuse più o meno plausibili.
Raccontare casi del genere – come abbiamo fatto in questa occasione – è un monito alla prudenza, una specie di avviso, come quelle spie d’emergenza che si accendono in macchina per ricordarci di allacciare le cinture di sicurezza.