Frosinone – “Il Gay Pride una manifestazione simbolico-folkoristica, una carnevalata estiva”. Monta la polemica dopo il post pubblicato dal Presidente del Consiglio Provinciale Daniele Maura
Un post pubblicato da Daniele Maura, presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone, in vista del Lazio Pride in programma sabato 22 luglio nel capoluogo, ha acceso le polemiche, politiche e non solo.
“E niente – scrive Maura sul social – la settimana del gay pride a Frosinone è arrivata….
L’inutile parata simbolico-folkloristica, l’inutile ostentazione delle comunità una volta omosessuali o oggi più modernamente chiamate Lgbtq, Lgbtqia, Lgbtqiapk e chi più ne ha più ne metta si prepara per la carnevalata estiva in Ciociaria!”.
I portavoce di Lazio Pride (Anna Claudia Petrillo, Richard Bourelly e Fabrizio Marrazzo) ci vanno subito duro, con una nota sul proprio sito ufficiale.
“Chiediamo le dimissioni del Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone Daniele Maura per dichiarazioni omofobe.
Ricordiamo che una carica istituzionale rappresenta tutte le cittadine e tutti i cittadini e non può pubblicare offese alla nostra comunità.
Chiediamo, pertanto, le dimissioni e qualora non arrivassero che il Consiglio provinciale voti per la sua sfiducia.
Lazio Pride nasce dall’esigenza di portare la lotta dei diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) nei piccoli centri e nelle periferie, dove le persone vengono lasciate sole e risultano spesso invisibili.
Affermazioni di questo genere non fanno che aumentare lo stigma, la discriminazione e l’isolamento”.
E l’episodio non è passato sotto silenzio proprio nel Consiglio provinciale di Frosinone di martedì quando il Presidente Pompeo è intervenuto spiegando che “la Provincia di Frosinone ha concesso il patrocinio dalla manifestazione e la voce della Provincia è quella del Presidente, così come previsto dalla legge 56, da non confondere con le posizioni personali.
Condanno pertanto ogni tentativo di strumentalizzazione, teso a condizionare l’attività dell’ente che presiedo.
Porto avanti un’azione di governo trasparente e lineare: qui non ci sono poltrone o incarichi da dividere, ma soltanto la ricerca di un punto di equilibrio rispetto alle tante necessità del territorio, dalle strade al lavoro, dall’ambiente alle scuole.
Sono pronto ad aprire una discussione sulle contraddizioni in altri enti, però.
Ma qui no, per cui mi sono sentito in dovere di intervenire per rispetto a quest’aula e al lavoro che si porta avanti tra tante difficoltà.
Stop alle inutili polemiche pertanto, che non fanno di certo bene a questo territorio e al rispetto delle libertà di tutti i cittadini di questa provincia”.
In sostanza, per Pompeo, una cosa sono le azioni politico-amministrative dell’Ente, che si è espressa con il patrocinio a favore della manifestazione, un’altra i pensieri di tipo personale, con evidente riferimento al post di Daniele Maura.
Ma la polemica non si esaurisce, almeno sui social, dove si sprecano giudizi, favorevoli e contrari, al post pubblicato da Daniele Maura.