Provincia di Frosinone – No dei Sindacati al Piano di dimensionamento scolastico varato dall’Amministrazione Provinciale
No delle Organizzazioni Sindacali della Scuola Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams al Piano di dimensionamento degli istituti di istruzione varato dall’Amministrazione Provinciale lo scorso 8 novembre.
I rappresentanti delle citate associazioni (Immacolata Foggia, Roberto Garofani, Patrizia Ruscillo Pio e Michelino Carnevale) “visto il Decreto del Presidente della Provincia n° 106 dell’08/11/2019 che si limita ad unificare i due istituti sottodimensionati del capoluogo (l’Istituto Professionale Angeloni e l’istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Brunelleschi-Da Vinci), nel confermare la propria proposta di costituzione di poli scolastici omogenei per tipologia (liceali, tecnici, professionali), ribadiscono il proprio parere contrario al Decreto dell’Amministrazione provinciale, come già espresso nel tavolo provinciale sul dimensionamento”.
Spiegando i motivi del parere contrario evidenziano in particolare che il Decreto “Non risponde alle Linee guida regionali che perseguono la costituzione di Poli omogenei, ma anzi costituisce un altro Polo ex-novo anch’esso non omogeneo; non è coerente con la decisione, presa collettivamente già due anni fa, di istituire un apposito tavolo tecnico al fine di pervenire ad una soluzione condivisa, così come avvenuto per il Comune di Cassino, che permettesse la riorganizzazione degli istituti interessati in Poli omogenei.
Le OO.SS. sottolineano, inoltre, che questa “soluzione strutturale e di dislocazione degli istituti che l’Amministrazione intende perseguire non produrrà, almeno per il prossimo anno, alcun risparmio economico rispetto alle sedi scolastiche attualmente ubicate in strutture in affitto; il che appare quantomeno singolare, visto che lo stesso Ente provinciale, fin dalla costituzione del Tavolo tecnico, aveva chiesto di individuare una soluzione condivisa che potesse perseguire anche questo obiettivo.
Tale risparmio economico (perlomeno i circa 250.000 € all’anno dell’attuale sede dell’IIS “Angeloni”), come più volte rimarcato, avrebbe risposto nell’immediato futuro a scelte responsabili e condivise nell’ambito dell’edilizia scolastica provinciale che dovrebbe costituire per le istituzioni tutte una priorità in tema di politica scolastica.
Un evidente mancato risparmio che risulta peraltro in contrasto con quanto evidenziato nello stesso decreto n. 106 che prevede di ‘rendere la rete scolastica provinciale assolutamente conforme alla norma generale del contenimento della spesa pubblica’”.