Provincia di Frosinone – “Truffa” del pellet. Società sanzionata per 100.000 euro dall’Antitrust. La soddisfazione di Codici

Per la presunta truffa sulla vendita di grossi quantitativi di pellet, ordinati e pagati dai clienti ma mai consegnati, l’Antitrust ha inflitto alla società, su cui pende una inchiesta in itinere, una sanzione da 100.000 euro.
E’ la “prima vittoria di Codici contro la presunta truffa messa in piedi dalla società per lo scandalo scoppiato nel novembre 2018, quando decine di consumatori denunciarono la mancata consegna del materiale per riscaldamento acquistato presso la società attraverso i punti vendita dislocati anche in provincia di Frosinone, e tramite il proprio sito internet.
Diversi clienti si rivolsero all’Associazione Codici, che segnalò subito il caso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ora ha dato il suo verdetto, tra l’altro dopo aver consultato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
L’Antitrust – afferma il Segretario Provinciale di Codici Avv. Giammarco Florenzani – ha inflitto una sanzione amministrativa di 100mila euro alla società per pratica commerciale scorretta, sottolineando che la comunicazione ai consumatori sull’immediata disponibilità e sugli effettivi tempi di consegna dei prodotti offerti risulta falsa ed ingannevole.
Come se non bastasse la mancata consegna dei prodotti, la società incriminata ha anche ostacolato l’esercizio da parte dei consumatori dei diritti derivanti dal rapporto contrattuale.
Non è stato dato riscontro alle richieste di recesso né a quelle di risoluzione del contratto e di restituzione del prezzo pagato, nonostante i numerosi solleciti.
Siamo soddisfatti del provvedimento adottato dall’Antitrust, ma invitiamo i consumatori a non abbassare la guardia, in quanto la vicenda non è ancora conclusa e non solo perché andrà in tribunale.
Come appurato dall’Agcm, gli ordini di pellet inevasi a causa di imprecise ragioni risalgono all’agosto 2018, quindi prima che il caso scoppiasse, e la pratica commerciale scorretta è tuttora in corso, visto che l’azienda non ha dato riscontro ai reclami dei clienti, tra l’altro non rispondendo nemmeno all’Autorità. Adesso attendiamo la conclusione delle indagini e l’avvio del procedimento penale”.