Cassinate – Attacchi all’ambiente, continua la battaglia di monitoraggio e denuncia degli ambientalisti: acque rosse nel fiume Rapido e discariche abusive

Continua la battaglia delle associazioni ambientaliste a tutela del territorio e della qualità della vita.
Nei giorni scorsi i volontari dell’associazione ANSMI, dell’Anpana, di Italia Nostra e fare Verde hanno lanciato l’allarme per la presenza di acque rosse lungo le sponde del fiume Rapido, nei territori a confine tra Sant’Elia Fiumerapido e Cassino.
Il drone dell’Unità UAV dell’ANSMI sede di Cassino hanno documentato il grave inquinamento ed ha interessato il sindaco di Sant’Elia Fiumerapido, Roberto Angelosanto, che ha chiesto l’intervento dei tecnici dell’Arpa Lazio che hanno effettuato i campionamenti delle acque.
Non resta che attendere l’esito delle analisi dopo le quali potrebbe essere emanata anche un’ordinanza di divieto di pascolo, così come già richiesto dall’ANSMI lo scorso 3 febbraio.
Ma non si tratta del solo attacco all’ambiente del territorio, su cui spuntano ripetutamente discariche a cielo aperto tra i prati, nei boschi e lungo le strade.
“Nella periferia di Cassino, che potrebbe essere luogo per passeggiate nel verde della natura, invece si annidano minacce sanitarie per la presenza di rifiuti pericolosi. Da sempre – scrive Edoardo Grossi – questa parte della città è terra di nessuno, chiunque può abbandonare nell’ambiente ogni tipo di rifiuto: amianto, pneumatici, scarti edili e bustoni di materiale anonimo”.
Ed annuncia che “il 13 marzo prossimo saranno i volontari dell’ANSMI (Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana) a pulire il sentiero a ridosso dell’80º RAV ‘Roma’ di Cassino”.