Cassinate – Beccati i truffatori delle ricariche Poste Pay. Sono due napoletani che avevano raggirato una tabaccheria di Cassino
Avevano truffato una tabaccheria di Cassino, riuscendo a farsi ricaricare carte poste pay per circa 600 euro ma sono stati scovati dai Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo a Pignataro Interamna e sono stati tratti in arresto per truffa aggravata in concorso.
Le indagini proseguono per accertare loro eventuali responsabilità per altre recenti truffe commesse ai danni di attività commerciali nel comprensorio.
In manette sono finiti un 54enne ( già gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio e la fede pubblica) ed un 28enne ( già gravato da vicende penali per associazione a delinquere di tipo mafioso, per reati contro il patrimonio e la fede pubblica), entrambi residenti nel capoluogo partenopeo.
L’attività investigativa attivata dai militari operanti, in riferimento alle recenti truffe commesse in danno di attività commerciali nelle province di Frosinone, Latina, Roma e Caserta, mediante le richieste di ricarica “carte postepay”, consentiva di individuare in Pignataro Interamna, con due persone a bordo, un’ autovettura Peugeot 208 di colore nero sospetta.
L’auto è risultata intestata ad una società di autonoleggio con sede a Vercelli e, peraltro, senza essere stata sottoposta alla revisione e già oggetto di numerose segnalazioni inserite in banca dati quale mezzo utilizzato per porre in atto attività illecite ed utilizzata dai due soggetti tratti in arresto.
Inoltre, a seguito della predetta attività di controllo, l’autista risultava avere la patente di guida scaduta.
E’ stato poi accertato che i due avevano truffato una tabaccheria di Cassino ottenendo due ricariche, per 600 euro, di una “postepay in loro possesso, ma intestata ad una terza persona, dandosi poi alla fuga senza pagare.
Gli arrestati, su disposizione della competente A.G., sono stati trattenuti presso le Camere di sicurezza del Comando Compagnia di Cassino, in attesa del rito direttissimo.
La carta “postepay” rinvenuta in loro possesso, le ricevute di pagamento, l’autovettura ed i loro telefonini sono stati posti sotto sequestro.