Cassinate – Delitto Mattei: scontenta tutti la sentenza della Corte d’Appello di Roma. 30 anni per Giuseppe Di Bello di Coreno Ausonio

Ha lasciato con l’amaro in bocca la sentenza della Corte d’Appello di Roma chiamata a decidere sulla sentenza di ergastolo emessa dai giudici della Corte d’Assise di Cassino, che in primo grado a carico di Giuseppe Di Bello, 38 anni, di Coreno Ausonio.
I giudici romani, invece, in quaranta minuti di camera di consiglio, hanno condannato Di Bello ad una pena di 30 anni di carcere, riconoscendogli le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate.
La sentenza, seppure migliorativa per il Di Bello rispetto a quella di prima grado, ha lasciato con l’amaro in bocca soprattutto i familiari di Pino ed Amilcare Mattei, i due fratelli uccisi.
Ma anche i legali dell’imputato, che speravano di poter abbassare ancor di più la pena, confidando sul nuovo sopralluogo effettuato durante il processo d’appello.
Adesso bisognerà aspettare la pubblicazione delle motivazioni della sentenza per sapere se le parti, una o entrambe, decideranno di proporre ricorso in Cassazione.
Il grave fatto di sangue si consumò la notte del 14 novembre del 2014, quando, dopo un allarme scattato nella loro cava, frequentemente oggetto di furti, i fratelli Pino ed Amilcare Mattei si recarono sul posto dove si è poi verificato uno scontro a fuoco con il Di Bello.
Tutti e tre rimasero colpiti ma mentre il Di Bello riuscì a sopravvivere, i due fratelli rimasero a terra senza vita.