Cassinate – Delitto Mollicone, Arce: a pochi giorni dal processo la difesa respinge le accuse. “Serena non è stata uccisa in caserma”

Con una conferenza stampa, sabato, a quattro giorni dall’inizio del processo per il delitto di Serena Mollicone di Arce, la difesa degli indagati (il maresciallo Franco Mottola, la moglie ed il figlio), respinge le accuse: la ragazza non è stata uccisa in caserma ma altrove, ed altri sono gli autori della sua morte.
Nel corso della conferenza stampa, l’avvocato Francesco Germani ed il criminologo consulente tecnico Carmelo Lavorino hanno confutato l’ipotesi accusatoria della Procura sostenendo che Serena non è morta sbattendo la testa contro una porta interna della caserma.
Questo perchè, hanno sostenuto, l’altezza della ferita di Serena non corrisponde a quella della rottura della porta, che sarebbe più in alto di circa dieci centimetri.
Quindi, secondo quanto sostenuto, alla presenza dello stesso Mottola, Serena sarebbe morta fuori dalla caserma, colpita presumibilmente con un bastone e gli autori sarebbero altre persone non identificate che la difesa della famiglia Mottola avrebbe anche indicato a suo tempo agli investigatori.
Per la difesa, la prova dell’innocenza della famiglia Mottola sarebbe contenuta nello stesso fascicolo investigativo. Ma ora la parola passa ai giudici.