Cassinate – Depuratore ex Cosilam, l’accusa di Carmine Di Mambro: Non si gioca con la salute dei cittadini.
Sulla vicenda degli impianti di depurazione nell’area industriale ex Cosilam di Cassino, periodicamente interessato da sversamenti e fuoriuscita di liquami, interviene anche l’ex consigliere comunale Carmine Di Mambro, da anni a difesa della tutela della salute pubblica.
“La denuncia dell’amministratore giudiziario della struttura di depurazione dell’ex Cosilam – scrive – così come è mi ha profondamente turbato. Il dottor Barillaro ha illustrato una situazione che oramai da 20 anni penalizza fortemente il Cassinate e soprattutto i residenti nella zona di via Cerro. La scarsa volontà, da parte della Regione Lazio, di attuare anche le più elementari norme di sicurezza, hanno portato ad una situazione oramai irrecuperabile. L’impianto di depurazione dell’ex Cosilam è vetusto, inadeguato e soprattutto da ristrutturare in toto. Mi resta difficile credere che questa situazione paradossale sia stata causata dalla mancanza di fondi. Più semplicemente credo che sia stata provocata dalla mancanza di volontà da parte di tutti coloro che, nel corso degli anni, si sono succeduti alla gestione del Consorzio Industriale del Lazio Meridionale”.
Le domande
“I fondi destinati alla manutenzione ed alla messa in sicurezza ed adeguamento dell’impianto, come sono stati utilizzati?
Per quale motivo quello che doveva essere un modello civiltà industriale e funzionalità, si è rivelato un eco mostro?
Queste sono le risposte che attendono tutti i cittadini e queste sono le risposte che la politica deve dare a coloro che hanno affidato la propria salute nelle mani della Regione.
Il problema dell’inquinamento non riguarda solo il Cassinate ma l’intera provincia di Frosinone dove manca una politica all’avanguardia, costruita su fatti concreti e professionalità.
È inaccettabile il pensiero che a tutt’oggi continuano ad ammalarsi persone, cittadini, giovani e bambini a causa del forte stato di degrado in cui versano le nostre terre e le nostre acque”.
