Cassinate – Dopo l’inchiesta sui brogli elettorali, a Piedimonte San Germano esplode il “voto di scambio” per presunte assunzioni in cambio di consenso elettorale
Dopo il caso “brogli elettorali”, a Piedimonte San Germano esplode ora una nuova inchiesta su alcune assunzioni, che sarebbero state fatte in prossimità delle elezioni amministrative e che sarebbero poi state immediatamente “revocate”, subito dopo il risultato elettorale.
E’ l’ipotesi investigativa su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Cassino, che ha già ascoltato una decina di persone tra esponenti politici, titolari di aziende e cittadini.
Questi ultimi, cinque, sarebbero quelli assunti nell’immediatezza delle elezioni amministrative e poi licenziati una decina di giorni dopo il voto.
Secondo l’ipotesi investigativa i cinque sarebbero stati collocati al lavoro in fabbrica in cambio di un sostegno elettorale alle amministrative dello scorso anno a Piedimonte San Germano.
Le persone coinvolte nelle indagini sul presunto caso di “voto di scambio”, si parla anche di persone in vista e non solo localmente, sono già state ascoltate dal magistrato, il Pm Alfredo Mattei, e qualcuno anche una seconda volta, per chiarire quanto precedentemente dichiarato.