Cassinate – Folle corsa in macchina di un ucraino inseguito dai carabinieri

Stamattina, una pattuglia dei carabinieri ha inseguito, lungo le vie che da Piedimonte San Germano portano al casello autostradale di Cassino, una macchina che fuggiva a folle velocità. Per poco il fuggitivo non si è scontrato con varie auto che andavano tranquillamente per la loro strada. Alla fine, l’uomo alla guida, un ucraino, è stato arrestato.
Gli uomini dell’Arma intercettano la macchina scura alla periferia di Piedimonte, in località Volla. Sono lì per sorvegliare la zona, in un’azione volta a prevenire i furti nelle abitazioni isolate. Quando vedono l’auto, intimano l’alt. Per tutta risposta, il conducente accelera e devia verso il centro abitato. I carabinieri scattano all’inseguimento.
Le due auto – quella del fuggiasco e quella dei carabinieri – attraversano la cittadina e poi finiscono sulla Casilina. La percorrono verso Cassino. Arrivano a una rotonda e la macchina scura la prende contromano. Gli altri automobilisti si buttano nelle cunette ai lati della strada per evitare lo scontro.
La corsa prosegue verso il casello autostradale. L’auto dei carabinieri, a lampeggianti e sirene spiegate, prova più volte ad accostarsi, ma l’autista dell’auto scura scarta di lato e li colpisce. Alla fine, però, i carabinieri hanno la meglio, costringono il fuggitivo verso il bordo della strada e fermano la sua corsa.
Aperto lo sportello, l’autista non si arrende. Si scaglia contro i carabinieri, nel tentativo disperato di svignarsela a piedi. Immobilizzato e identificato come D.L., un 33enne residente nella zona e cittadino ucraino, viene accompagnato all’ospedale di Cassino perché gli venga praticato l’esame per riscontrare il tasso di alcol nel sangue. Qui l’ucraino fa ancora resistenza e si rifiuta di sottoporsi al test.
L’uomo è stato dunque arrestato, in attesa del giudizio per direttissima. Su di lui pendono le accuse di “violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e rifiuto di sottoporsi ad esami alcolemici”. Intanto, nello stesso ospedale, ai carabinieri che lo avevano inseguito e fermato, ed erano stati oggetto della sua violenta reazione, sono state riscontrate lesioni traumatiche giudicate guaribili in 10 giorni.