Cassinate – Il sindaco di Roccasecca Sacco rilancia la necessità di un tavolo per lo sviluppo del sud della provincia. “Non appaltiamo ad altri la costruzione del nostro futuro”

Nell’intervista a RadioCassinoStereo, nella rubrica Diritto di parola, il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco è stato chiaro: attiviamo il tavolo per lo sviluppo dell’area vasta del Cassinate e non appaltiamo ad altri la costruzione del nostro futuro.
Lo ha detto, pur senza entrare in polemica, quando gli è stato chiesto un parere sui progetti varati dal neonato Consorzio Industriale Unico del Lazio per la provincia di Frosinone e sulle iniziative per ‘intercettare’ la linea Tav iniziate a Cassino anni orsono e riprese ultimamente e con decisione nel Frusinate.
Evidente l’insoddisfazione per quanto messo in campo per lo sviluppo ed il futuro del Cassinate.
In particolare, si è espresso sulla necessità di una stazione TAV nel Cassinate; un progetto poi entrato anche nel mirino del nord della provincia, che sta procedendo più concretamente.
“La possibilità di un collegamento veloce Cassino-Roma attraverso l’alta velocità – ha aggiunto Sacco – sarebbe un risultato fondamentale per tutto il nostro territorio. Servirebbe sicuramente a rendere più attrattivo e meglio servito un intero comprensorio. Bene sta facendo il sindaco Salera, pertanto, ad adoperarsi in tal senso e ad insistere su quell’interconnessione che di fatto è già progettata da anni.
Quando mi sono fatto portavoce della stessa istanza da parte del comune di Roccasecca ho sempre evidenziato come l’importante, al di là del luogo specifico, fosse comunque che il Cassinate ottenesse il risultato. Tra l’altro, questo progetto, non esclude Roccasecca che potrebbe diventare scalo privilegiato per le merci e la logistica, creando un sistema di trasporto veloce su rotaia veramente trainante per il comprensorio. “Quando nei giorni scorsi ho evidenziato la necessità di attivare un tavolo per lo sviluppo dell’area vasta del cassinate mi riferivo proprio a progetti di questa portata. Progetti che, attraverso il PNRR, servano ad innalzare la qualità della vita dei cittadini ed abbiano una portata e un impatto appunto che superino i confini comunali. Il collegamento veloce Roma Cassino è uno di questi. Ma non basta. Ecco perché rilancio la necessità di un tavolo di confronto permanente. L’ho già detto, lo ripeto: non appaltiamo ad altri la costruzione del nostro futuro. Il treno del Pnrr non passerà un’altra volta. Gli asset su cui insistere sono transizione ecologica che interessa anche l’ambiente, infrastrutture ed innovazione per attrarre le imprese e turismo in un territorio ricco di storia e cultura”.
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