Cassinate – Incendio Eureka Piedimonte San Germano, i “Medici per l’ambiente”: occorre un monitoraggio immediato della concentrazione di diossina nel sangue

Occorre fare dei controlli delle concentrazioni di diossina nel sangue delle persone residenti nella zona in cui insiste lo stabilimento Eureka di Piedimonte San Germano distrutto dalle fiamme.
Lo richiede l’associazione “Medici per l’ambiente”, anche in riferimento all’incendio dello stabilimento Mecoris di Frosinone.
“C’è stata emissione di diossina, confermata dall’Arpa 2,3 pg/m3, da 8 a 20 volte superiori ai valori tollerati dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità, ndr): 0,1-0,3 pg/m3. Non poteva essere altrimenti con la combustione di pneumatici. Le diossine – afferma il dott. Giovambattista Martino – si accumulano nell’organismo, non vengono eliminate. Fondamentale ed imprescindibile il monitoraggio nel tempo dei livelli ematici del pericoloso interferente a partire da subito. … Bene le analisi del suolo, delle acque, dei prodotti zootecnici ed agricoli, ma il fruitore finale dell’alimento contenente diossina è l’uomo. Ed è proprio all’uomo, attraverso la ricerca nel sangue della diossina, che va data la priorità della prevenzione e della presa in cura in tempo utile, l’anticipazione e l’intercettazione dei problemi, la conoscenza per l’evitamento del danno. Questa l’azione proattiva e di salvaguardia che vogliono i medici. Non certo la presa d’atto del danno tra 15 o 20 anni, dopo decenni di improbabile normalità”.