Cassinate – La ragazza morta, dov’è? Non c’è, ma il cibo fa schifo. Ecco la trovata di un migrante per chiedere l’intervento dei carabinieri. Denunciato per procurato allarme
Ieri mattina, un giovane straniero che risiede in una casa di accoglienza a San Vittore del Lazio ha chiamato i carabinieri. «Correte, una ragazza è morta!» avrebbe detto. Però non c’era alcun cadavere. Il giovane voleva solo che le forze dell’ordine intervenissero per verificare la qualità del cibo, che, secondo lui, era pessimo. E’ stato denunciato per procurato allarme.
Quella del ragazzo, a quanto pare un 21enne originario del Camerun, potrebbe essere considerata una forma di protesta. Per lamentare le condizioni cui sarebbero costretti a vivere tutti i residenti di quella struttura, ha creduto che un intervento dei militari dell’Arma fosse la soluzione più idonea. E come farli venire subito? Inventandosi un grave delitto. Bastava che arrivassero presto: una volta capito che non era morto nessuno, si sarebbero potuti concentrare sull’altro problema, quello dei pasti. Trovata ingenua forse, ma si è macchiato di un reato piuttosto grave.
Secondo le dichiarazioni del sindaco di San Vittore, le verifiche sulla qualità dei servizi nel centro di accoglienza vengono regolarmente eseguite, senza una programmazione che permetta di prepararsi e aggirare così i controlli. Finora non si è registrata alcuna anomalia.