Cassinate – L’ampliamento della discarica Cerreto di Roccasecca al Consiglio di Ministri. Sarcastico il sindaco Sacco che dal 24 aprile scrive ogni giorno a Conte senza ricevere risposta

L’ampliamento della discarica Cerreto di Roccasecca, per la terza volta in pochi mesi finisce sul tavolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri provocando la comprensibile ironia del sindaco Giuseppe Sacco.
“Roccasecca per la terza volta in un anno in Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quanto vogliono bene la Regione Lazio ed il Governo della Repubblica Italiana alla città di Roccasecca”?
Così ha esordito in un suo ironico post in vista della video-conferenza programmata per oggi pomeriggio alla quale parteciperanno i sindaci del territorio, la Regione Lazio, l’Amministrazione Provinciale e gli altri enti interessati.
“Beh, per la terza volta in poco più di un anno, si occuperanno di noi. Tre mesi fa per revocare in autotutela una delibera firmata dal Presidente Conte, che stabiliva la chiusura della discarica a maggio 2020. Oggi, per sovvertire la sentenza di un TAR che ha annullato l’autorizzazione del V bacino. Del resto – ironizza Sacco – perché impugnare una sentenza se si il problema si può risolvere invocando il soccorso del Governo? Caro Presidente Conte, ti scrivo ininterrottamente, tutti i giorni, dal 24 aprile 2020, una lettera nella quale chiedo risposte per spiegare ai cittadini di Roccasecca com’è possibile che succede tutto ciò. Dopo due mesi, tutto tace. In compenso ho ricevuto il 3° invito”.
Ma, anticipa Sacco, “stavolta però non perderemo troppo tempo a spiegare la bontà delle nostre ragioni. Lo abbiamo già fatto in quell’incontro convocato in pieno COVID 19 e lo ha ribadito qualche giorno fa un Tribunale Italiano. Questa volta aspetteremo solo risposte, quelle capaci di convincerci che tutto sommato, vale ancora la pena credere nelle nostre istituzioni”.