Cassinate – Operaio morto nello stabilimento FCA di Piedimonte San Germano: la posizione aziendale. Aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti
La morte dell’operaio Fca Fabrizio Greco ha sconvolto il territorio, familiari, conoscenti, semplici cittadini. Come ha detto un sindacalista, “nel 2019 non si può morire sul posto di lavoro per un pezzo di pane”.
Istituzioni e sindacati hanno espresso cordoglio ed indignazione, e la stessa Fca ha fatto sapere la sua posizione.
L’azienda ha espresso “anche a nome di tutti i dipendenti, profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa di Fabrizio Greco deceduto la scorsa notte nello stabilimento di Cassino durante il turno di lavoro. Sono state subito attivate tutte le iniziative a sostegno dei suoi familiari e l’Azienda sta collaborando attivamente con le autorità competenti che stanno compiendo gli accertamenti sulle cause dell’incidente tragico ed eccezionale”.
Intanto sul fronte dell’inchiesta, sia di tipo giudiziario che amministrativo, si procede alla ricostruzione delle fasi che hanno portato alla morte del povero e giovane operaio che ha lasciato la moglie e due bambine piccole.
Fabrizio Greco, che il prossimo 12 ottobre avrebbe compiuto 40 anni, è morto schiacciato da un pesante macchinario mentre lavorava vicino ad una pressa a freddo.
La Procura della Repubblica di Cassino, intervenuta con i carabinieri coordinati dal sostituto Valentina Maisto, ha aperto un fascicolo d’indagine, al momento a carico di ignoti.
Anche gli ispettori Asl dello Spresal, coordinati dal dottor Alessandro Varone, stanno accertando se il luogo del sinistro e i macchinari erano posti in sicurezza secondo le normative vigenti.