Cassinate – SAF: rifiuti da Roma ed aumento delle tariffe. I sindaci di Cassino e Roccasecca salgono sulle barricate. Sale la TARI retroattivamente dal 2015

Fronte comune tra Cassino e Roccasecca contro l’aumento della TARI e il conferimento dei rifiuti di Roma nell’impianto Saf di Colfelice, che dal 1° maggio applicherà la nuova tariffa a carico dei cittadini pari a 138,68 euro a tonnellata.
«Un salasso per i cittadini e comuni. Praticamente oltre a diventare la pattumiera del Lazio, grazie al presidente della Regione Zingaretti e al fido assessore ai Rifiuti Buschini – afferma il sindaco Carlo Mario D’Alessandro – nelle tasche delle famiglie del territorio saranno prelevati ulteriori cento euro l’anno per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018.
Si perché gli aumenti tariffari oltre che spropositati sono anche retroattivi; questa è una vera vergogna, perché ora oltre il danno c’è anche la beffa.
E si è sbagliato chi pensava che ricevere i rifiuti dalla Capitale fosse il modo per evitare l’aumento delle tariffe; in realtà era soltanto la motivazione del Centro-sinistra per riuscire a passare indenni le elezioni.
Ed ora, oltre ai rifiuti da Roma, le tariffe saranno aumentate, e retroattivamente».
«Si profila l’ennesimo schiaffo a questo territorio. La Regione sembra che abbia preferito ignorare i nostri appelli per soluzione del problema dell’esaurimento della discarica di Roccasecca – ha aggiunto invece Giuseppe Sacco – e legittimare l’aumento delle tariffe di conferimento alla SAF.
Nel vuoto i nostri appelli a tutti i sindaci e la proposta di un nuovo piano industriale per la riconversione dell’impianto, senza alcuna necessità di aumenti tariffari, invocando, insieme a tanti cittadini ed ai comitati presenti in assemblea, un vero cambio di rotta nelle politiche ambientali della nostra provincia.
A questo punto l’auspicio è che i responsabili di questa ennesima umiliazione facciano un passo indietro e capiscano che sul tema dell’ambiente gli interessi dei cittadini vengono sempre prima di quelli di partito.
Intanto i cittadini della provincia di Frosinone dovranno mettere mano al portafogli per pagare gli aumenti tariffari spropositati e retroattivi della Tari dal 2015».