Cassinate – Tragedia di Capodanno, a giudizio l’automobilista che ha investito e ucciso un uomo di 77 anni

Giudizio immediato per il ‘pirata della strada’ che ha falciato e ucciso Georges Christian Galvez la notte di San Silvestro, alle 0.40 del primo gennaio 2023, a San Vittore del Lazio.
Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Cassino dott.ssa Francesca Fresch, ha chiesto l’emissione del decreto di giudizio immediato nei confronti di un uomo di 42 anni; un automobilista che ha travolto il settantasettenne di origini francesi, nato a Lione, ma che si trovava con la compagna a San Vittore.
La richiesta è stata accolta dal Gip, dott. Domenico Di Croce, che, con decreto del 13 marzo, ha disposto di procedersi con il giudizio immediato dinanzi al Tribunale di Cassino in composizione collegiale, fissando l’udienza del 2 maggio 2023, alle 9, dove i familiari della vittima saranno assistiti da Studio3A-Valore S.p.A..
L’imputato, com’è emerso dall’inchiesta, era appena uscito da un cenone, in un ristorante di San Vittore assieme alla compagna e, postosi alla guida della Fiat Panda di proprietà di quest’ultima, con anche lei a bordo, “nel transitare lungo via Guglielmo Marconi, con direzione di marcia SR Casilina-centro di San Vittore, investiva Georges Christian Galvez, che stava salendo sul suo veicolo parcheggiato sul ciglio della strada, facendolo sbalzare di qualche metro di distanza” e procurandogli politraumi fatali.
La Procura, in particolare, come si legge nell’atto la dott.ssa Fresch, contesta all’imputato di aver “violato l’art. 140 del Codice della Strada, che impone ai conducenti di comportarsi in modo tale da non costituire pericolo per la circolazione stradale e che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale, e l’art. 141 Cds, che impone di regolare la velocità in modo che sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione”. Il tutto, come detto, “con l’aggravante di essersi dato alla fuga dopo l’investimento e di essersi posto al volante con un tasso alcolemico pari a 1,92 g/l”; reati che prevedono una pena di diversi anni di reclusione.
Oltre alla compagna, la vittima ha lasciato anche due figlie e tre nipoti, che vivono in Francia, i quali, attraverso lo Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, chiedono giustizia.