Cassinate – Vertenza Reno De Medici, Villa Santa Lucia: la Procura boccia il progetto di messa a norma del depuratore sequestrato. Appello di Assocarta e Sindacati
Mentre proseguono incontri e trattative a vari livelli, per sbloccare il fermo produttivo della cartiera Reno De Medici, a seguito del sequestro del depuratore Cosilam, scendono in campo anche Assocarta e Sindacati con un appello ad Istituzioni ed Autorità Giudiziaria.
Intanto, la Procura della Repubblica di Cassino ha ritenuto inadeguato il progetto di messa a norma del depuratore sequestrato, presentato da Cosilam e A&A, la società che gestisce il depuratore.
“Le Organizzazioni Sindacali SLC – CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL e Assocarta si appellano all’Amministrazione e all’Autorità giudiziaria affinché possa essere trovata una immediata soluzione al blocco della Cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia a seguito del sequestro del depuratore del Cosilam, gestito da AeA”.
Nella nota, dopo aver ripercorso i principali eventi successivi, come l’intimazione alla cartiera di non conferire i propri reflui industriali ed il ricorso della stessa al fermo impianti e alla Cassa Integrazione Ordinaria, le Organizzazioni Sindacali ed Assocarta ritengono “non più accettabile che un’attività così importante per il riciclo sul territorio e per l’occupazione venga messa in discussione dall’inerzia amministrativa e da provvedimenti giudiziari sproporzionati. La Reno De Medici è il primo produttore italiano e il secondo europeo di cartoncino ricavato da materiale riciclato e occupa nel sito di Villa Santa Lucia 160 dipendenti oltre ad un indotto di circa 130-140 lavoratori per un totale complessivo di circa 300 lavoratori. Nel corso dell’ultimo decennio è stato attuato un percorso riorganizzativo con rilevanti investimenti al fine di consolidarne le prospettive future”.
Si evidenzia, inoltre, che “il processo produttivo della cartiera di Villa Santa Lucia parte da materiale riciclato (raccolta carta cittadina, cartaccia nel gergo tecnico) al 100%, e quindi ha un percorso virtuoso, che nell’ottica di un’economia sostenibile e di attenzione all’ambiente la vede protagonista. Ogni mese ricicla circa 10.000 tonnellate di raccolta differenziata cittadina, di cui una parte rilevante provengono dalla raccolta differenziata cittadina del Lazio, quindi il suo venir meno potrebbe determinare conseguenze per l’ambiente in quanto tali quantità di rifiuti non sarebbero ritirate dalle strade”.
E per questo “un ulteriore aggravio sotto il profilo della gestione dei rifiuti, che vede il Lazio in una situazione di difficoltà. La Reno de Medici, dal 2009, anche al fine di favorire l’avviamento del depuratore denominato Piumarola del CoSILaM, conferisce al depuratore, le proprie acque reflue industriali previo trattamento delle stesse nel proprio impianto chimico-fisico. Nel periodo 2009-2019, la Società Reno de Medici ha corrisposto al Cosilam le somme richieste per il servizio, rilevanti per il conto economico dell’azienda”.