Cassino -15 marzo, dopo il ricordo del 79° della Distruzione della città, il giuramento dei militari VFP1

Anche quest’anno la città ha ricordato il 79° anniversario della distruzione di Cassino, avvenuta il 15 marzo del 1944, nel pieno della Seconda guerra mondiale lungo la linea Gustav.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro dinanzi al monumento ai Caduti, di piazza De Gasperi, cittadini, sindaci, autorità civili, militari e religiose di tutta la provincia di Frosinone si sono spostate in piazza Benedetto XVI (ex campo Miranda), dove si è svolto il sempre suggestivo giuramento dei militari del VFP1 del Rav di Cassino, tornato a svolgersi al centro della città.
Cassino ha accolto le famiglie dei giovani che al grido di “Lo giuro” hanno manifestato la fedeltà allo Stato e alla bandiera italiana.
“Il 15 marzo di ogni anno – ha detto il sindaco di Cassino Enzo Salera – segna una data che in questa città non passa, né potrebbe mai passare inosservata: in questo giorno ricordiamo, infatti, la distruzione della nostra Cassino nella Seconda guerra mondiale.
In questa stessa data, nel 1944, Cassino veniva completamente rasa al suolo subendo la stessa sorte toccata alla millenaria abbazia esattamente un mese prima.
Ed è ai caduti, ma anche ai sopravvissuti, agli sfollati, ai profughi, ai tanti orfani, che ebbero dopo la forza di avviare, mattone dopo mattone, giorno dopo giorno, la Ricostruzione della Città e della nostra comunità, che oggi noi rendiamo omaggio.
All’epoca erano bambini o poco più coloro che possono raccontarci ancora quei drammatici momenti che hanno segnato la nostra Storia ma anche quella europea.
Racconti che ancora oggi tengono fresca questa insanabile ferita per tutti noi.
Sentiamo per questo il dovere di continuare ad ascoltare i racconti di tanti che quella tragedia la vissero da vicino, da testimoni e vittime.
Per onorare questo momento così importante per la nostra città, abbiamo voluto che il Giuramento solenne dell’ 80° RAV si tenesse qui, al centro di Cassino, in queta giornata così importante.
All’ombra della nostra millenaria abbazia, risorta dopo la distruzione e faro d’Europa, l’immagine di questi giovani, nostri concittadini e non, pronti a giurare in questa giornata così importante ed evocativa, emoziona e tocca nel profondo tutti noi e le migliaia di persone che sono arrivate in città tra cui tantissimi familiari dei giovani militari”.