Cassino – Altra tegola finanziaria sulle casse comunali. L’Inps reclama contributi previdenziali non versati ma il Comune afferma il contrario e si rivolge ad un avvocato

Un’altra tegola finanziaria si abbatte sulle casse del Comune di Cassino; l’Inps rivendica circa 460.000 euro di contributi previdenziali relativi agli anni 2010-2014, ma dagli uffici di piazza De Gasperi respingono la richiesta sostenendo che i versamenti sono stati fatti.
Dopo la sentenza della Corte dei Conti, che ha respinto la diluizione per una parte dei debiti comunali maturati in questi ultimi anni, adesso è l’Inps a farsi avanti per richiedere il pagamento di contributi previdenziali per circa mezzo milioni di euro.
L’Amministrazione comunale, però, sostiene che in realtà i contributi sono stati versati, evidentemente suffragata dalle ricevute di pagamento; bisognerà capire perché l’Inps non ne trovi traccia.
I versamenti mancanti all’Inps sono per le annualità 2010, 2011 e 2014; ma mentre per il 2010 si tratta di un importo di 28.000 euro, salito a 42.000 con le sanzioni, e per il 2014 di circa 2.000 euro euro saliti a 2.200 con le sanzioni, il grosso dell’inadempienza riguarderebbe il 2011, quando i contributi non versati sarebbero stati circa 300.000 saliti a 420.000 per le sanzioni.
Il Comune avrebbe più volte inviato inutilmente le ricevute di pagamento all’Inps per cui, ora, si è rivolto ad un avvocato per chiudere la vertenza.
Intanto Vincenzo De Nisi, del Fenadip, pone l’accento anche sull’anno 1999 visto che dagli estratti contributivi di molti dipendenti comunali non ci sarebbe traccia dei contributi previdenziali relativi a quell’annualità.