Cassino – Aveva rischiato di incendiare casa accedendo un fuoco per riscaldarsi. L’avvocato di famiglia: è un ‘soggetto debole’ bisogna intervenire subito
“E’ giunto il momento di intervenire”, l’avvocato Antonio D’Alessandro si appella alle istituzioni per dare una risposta al pietoso caso umano che ha visto protagonista un giovane che l’altra sera ha rischiato di incendiare casa nel tentativo di riscaldarsi.
Fortunatamente non aveva utilizzato materiale facilmente infiammabile e l’intervento dei Vigili del fuoco è stato tempestivo.
Vive da solo, senza luce e cibo, e le sue condizioni psichiche sono precarie.
Ha scritto l’avvocato Antonio D’Alessandro, storico difensore del padre di questo giovane per spiegare cosa c’è dietro “l’’episodio che si è verificato a Cassino a Via Spaventa, con intervento immediato dei Vigili del Fuoco di Cassino che hanno evitato una probabile tragedia interviene”.
“Questa persona malata, figlio del mio assistito, è stata dichiarata inabilitata con sentenza del Tribunale di Cassino del 28/04/2003 con nomina a suo Curatore del padre; questi, purtroppo, è in regime di detenzione dal 29/01/2020; sul caso si è pronunciato il Tribunale di Sorveglianza di Roma che con ordinanza del 23/06/2020 invitava il Comune di Cassino ad attivare i Servizi Sociali territoriali per la presa in carico del povero figlio, rimasto privo di tutela; con successiva ordinanza del 09/12/2020 il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha disposto per il padre la detenzione domiciliare presso la RSA ‘San Germano’, sita a Piedimonte San Germano. Tanto considerato è giunto il momento di intervenire a tutela di un soggetto debole e sono certo che lo Stato farà il suo giusto intervento”.
Un caso che, da come spiega l’avvocato, evidenzia come a volte le istituzioni si rivelino inerti dinanzi a situazioni delicate che certamente dovrebbero essere fronteggiate in tempo.