Cassino – Caso Fiotech: il sindaco D’Alessandro chiede alla Regione Lazio la revoca dell’Autorizzazione Integrale Ambientale (AIA). Riscontrati fabbricati difformi dalle concessioni edilizie. Atti alla Procura della Repubblica

Nuovo capitolo della vertenza Fiotech, la società che dovrebbe avviare a breve il trattamento di rifiuti speciali sanitari in zona Solfegna: gli uffici tecnici del comune hanno infatti verificato che alcuni fabbricati della società sono stati realizzati in totale difformità delle concessioni edilizie comunali.
Per questo ha subito chiesto alla Regione Lazio di revocare un provvedimento di revoca della concessione dell’AIA (Autorizzazione Integrale Ambientale); autorizzazione essenziale per poter procedere all’attività di trattamento dei rifiuti sanitari pericolosi e non che la Fiotech intende intraprendere a Cassino.
In particolare le difformità riguarderebbero la palazzina uffici, per superficie, volumetria e variazione di destinazione d’uso da uffici a residenziale; la mancanza del certificato di agibilità e collaudo per tutti i fabbricati, compreso il capannone industriale.
Le violazioni urbanistiche sono state già trasmesse alla Procura della Repubblica dal Comune di Cassino, che ha pure avviato il processo sanzionatorio previsto per legge.
Il sindaco D’Alessandro auspica una celere risposta da parte della Regione alla quale carica tutte le eventuali responsabilità morali sulla vicenda Fiotech nei confronti dei cittadini e, in particolare, dei residenti.