Cassino – Cittadinanza onoraria Giovanni Paolo II, cerimonia celebrativa in municipio e nel Teatro Manzoni. Il cardinale G.B. Re ai giovani: “il futuro non si aspetta come un treno, si costruisce durante la giovinezza”

E’ stata ricordata ieri, a Cassino, la cittadinanza onoraria conferita al papa e Santo Giovanni Paolo II il 20 settembre del 1980 dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Domenico Gargano, in occasione della visita pastorale in abbazia e nella città.
La cerimonia è iniziata in municipio dove il sindaco Enzo Salera ed il vice presidente del Consiglio del Lazio Daniele Leodori hanno scoperto la lapide commemorativa, poi benedetta dal cardinale Giovanni Battista Re. Successivamente, presso il Teatro Manzoni (la cui direzione ha contribuito alla organizzazione dell’evento), si è svolta la cerimonia celebrativa.
Hanno presenziato numerose autorità civili, militari e religiose, sindaci e vertici delle istituzioni territoriali, assessori e consiglieri comunali, studenti delle scuole superiori della città e numerosi cittadini; presente anche l’ambasciatore di Polonia in Italia Anna Maria Anders, figlia del generale che guidò le truppe polacche alla conquista della vetta di Montecassino, il 18 maggio del 1944.
L’intervento sindaco Salera
Ha dapprima preso la parola il sindaco, che ha ricordato il ruolo e la figura dell’ex sindaco Gargano e l’importanza, per Cassino, di avere Giovanni Paolo II quale cittadino onorario. Ha ricordato di quando lui, giovane studente, ha partecipato all’evento del 20 settembre del 1980 rimanendo colpito dall’efficacia del dialogo di Giovanni Paolo II con i giovani, della forza del suo messaggio di pace tra i popoli.
Salera si è soffermato sulla figura di Domenico Gargano, lasciando al Cardinale Giovanni Battista Re il compito di ricordare Giovanni Paolo II “dall’alto della sua immensa cultura e della conoscenza diretta di Lui, da cui fu nominato assessore della Segreteria di Stato nel dicembre del 1979 ed alcuni anni dopo a segretario della Congregazione dei Vescovi; da cui ebbe anche l’ordinazione episcopale nella Basilica Vaticana come arcivescovo titolare di Vescovio. Chi meglio di sua Eminenza, impegnato in alti incarichi per quasi un trentennio nella Segreteria di Stato”.
E così Salera prima ha ringraziato Gargano ed il Consiglio Comunale in carica nel settembre del 1980, per aver deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Giovanni Paolo II, poi ha ricordato i lunghi anni di impegno politico-amministrativo di Domenico Gargano mettendo in evidenza “il senso di attaccamento al partito, il serio impegno organizzativo, la severa dignità della sua politica amministrativa”.
Ha apprezzato, inoltre, di Gargano, “il profondo senso della famiglia e l’attaccamento agli affetti familiari”.
Intervento Daniele Leodori
A seguire, il vice presidente della Regione Lazio ha ricordato il ruolo decisivo dell’ex sindaco di Cassino Gargano, ma anche come presidente della provincia ed consigliere regionale, nell’opera di ricostruzione e rinascita della città distrutta dalla guerra; ed ha evidenziato di quanto sia importante continuare a tenere viva la memoria della figura di Giovanni Paolo II, perché “Gargano e Giovanni Paolo II sono due figure di riferimento rispettivamente per il territorio ed il mondo intero”.
Intervento Cardinale Giovanni Battista Re
Quindi, nelle conclusioni, il Cardinale Re si è soffermato lungamente sull’alta figura di Giovanni Paolo II, con il quale ha collaborato per lunghi anni, definendolo: – un grande Uomo (per le sue doti di profondità di pensiero e attenzione verso il mondo), – un grande Papa (per aver rinforzato e valorizzato il ruolo della Chiesa e della fede cristiana) e – un grande Santo (per averci fatto comprendere che la vita terrena finisce avvicinandosi profondamente a Dio).
Ha ricordando anche le confidenze e le sensazioni avute dal suo rapporto con Giovanni Paolo II, che ha auspicato di essere di nuovo a Cassino in occasione del 50° anniversario del conferimento della cittadinanza onoraria:
Ha testimoniato di quanto Cassino fosse caro al Papa-Santo, “una personalità fuori dall’ordinario”, che ha ispirato il suo pontificato al compito di “avvicinare Dio agli uomini e gli uomini a Dio”.
Un papa che ha lottato per difendere la dignità ed il diritto dell’essere umano; che “ha combattuto il comunismo non per politica ma perché non garantiva il rispetto dei diritti umani”.
“Era un grande uomo di preghiera e sapeva decidere meditando con la preghiera.
Il cardinale Re ha poi evidenziato la grande capacità di Giovanni Paolo II di dialogare con i giovani e, rivolgendosi ai giovani ha detto “non sprecate la vostra giovinezza, questi sono gli anni in cui si prepara il futuro. Il futuro non si aspetta come un treno o un autobus, si prepara proprio negli anni della giovinezza”.
Quindi, ha assimilato la vita di Giovanni Paolo II al motto di San Benedetto ‘Ora et labora’; perché Giovanni Paolo II amava la meditazione e la preghiera e si impegnava fortemente nella sua azione pastorale.
Poi, riferendosi anche a questo periodo di pandemia, il Cardinale Giovanni Battista Re ha ammonito: “aiutiamoci perché da soli non ci si salva”.
E, concludendo, riferendosi alla lapide commemorativa scoperta in municipio, ha invitato a ricordare sempre quello che essa rappresenta.

Il Vescovo Gerardo Antonazzo, il direttore del Teatro Manzoni Enzo Pagano, il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, il cardinale G.B. Re, il sindaco di Cassino Enzo Salera
Durante la giornata di ieri, la presenza alla cerimonia pubblica dell’ex abate Vittorelli, in attesa dell’ultima udienza del processo, che lo vede accusato di appropriazione indebita di soldi del monastero e della diocesi, che si terrà nel prossimo mese di marzo, è subito circolata criticamente sulla piazza social.

Il vescovo Antonazzo, il sindaco Salera, il cardinale Re, l’ambasciatrice di Polonia Anna Maria Anders, l’abate di Montecassino Ogliari, il vice presidente della Regione Lazio Leodori