Cassino – Consiglio Comunale dei Ragazzi, dai giovani proposte concrete e di grande attualità
Ad accogliere i “consiglieri” l’assessora alla pubblica istruzione Maria Concetta Tamburrini. E’ intervenuto anche il sindaco Enzo Salera.
Si è riunito nei giorni scorsi, nella sala Consiliare del Comune di Cassino, il Consiglio Comunale dei Ragazzi. Sul tavolo, la discussione e definizione delle proposte da inviare al sindaco e agli amministratori della città. I giovani consiglieri e sono stati accolti dall’assessora Maria Concetta Tamburrini che, insieme alle rispettive docenti referenti, coordina tutte le attività del progetto.
La seduta si è aperta con il canonico appello e poi, a turno, sono state presentate le proposte che ogni singola commissione aveva già elaborato e discusso all’interno dei propri istituti scolastici. I giovani consiglieri hanno toccato molti temi che sono alla base della costruzione di una società sempre più equilibrata: hanno parlato di organizzare eventi e momenti di confronto sui concetti di sana alimentazione, di accoglienza e solidarietà, di prevenzione dell’uso di droghe, di sicurezza ed educazione stradale. Gli interventi sono stati tutti pertinenti e “professionali”, denotando, ancora una volta, l’impegno e la passione con cui i giovani consiglieri continuano a vivere il loro ruolo rappresentativo.
“Questi ragazzi, ancora una volta, sono stati capaci di stupirmi non solo per la disponibilità a lasciarsi coinvolgere in questo progetto di educazione civica attiva, ma anche per la concretezza e la serietà con cui riescono a confrontarsi tra loro. Ascoltarli e vederli a lavoro è davvero uno spettacolo incredibile!” sottolinea l’assessora.
A metà mattinata anche il Sindaco Salera li ha raggiunti e, dopo aver ascoltato con interesse le loro proposte, si è congratulato con loro invitandoli a continuare nel loro impegno. “Per molti le idee di noi ragazzi possono sembrare utopistiche e non realizzabili, ma ai giovani non si possono togliere i sogni, perché nei sogni noi vediamo il nostro futuro”: è sicuramente questa la frase emblematica scaturita dall’incontro.