Cassino – Coronavirus, quattro ventilatori polmonari donati dalla BPC all’ospedale Santa Scolastica

Quattro ventilatori polmonari sono stati donati dalla Banca popolare del Cassinate all’ospedale di Cassino, per aiutare a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
«Quella che stiamo vivendo – dice il Presidente Donato Formisano – è un’emergenza inedita e di enormi proporzioni; tutti devono dare il loro contributo per poter superare un momento così drammatico: singoli cittadini, politici, enti, istituzioni e anche le banche. Per questo la Banca Popolare del Cassinate non si è sottratta a questo impegno e dopo aver messo a punto misure di sostegno all’economia locale oggi ha donato al reparto di Pneumologia dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino quattro apparecchiature per Ventilazione Meccanica da utilizzare per assistenza respiratoria a pazienti critici”.
«Siamo certi – ha aggiunto il Vicepresidente Vincenzo Formisano – che questa donazione sarà utile ai medici, agli infermieri, agli operatori che ogni giorno lavorano nei nostri ospedali per salvare le vite dei pazienti e che, in questo periodi, sono chiamati ad uno sforzo ancora più intenso per fronteggiare questa emergenza».
Le apparecchiature sono state già consegnate all’Ospedale di Cassino ed il dott. Bruno Macciocchi, Direttore UOC Pneumologia del Santa Scolastica, ha scritto una lettera di ringraziamento alla banca.
«Nell’accogliere questo atto concreto di generosità – ha scritto – noi Medici e Infermieri della Divisione di Pneumologia, unitamente agli Operatori Sanitari tutti dell’Ospedale Santa Scolastica, ci sentiamo più forti: non solo vediamo arricchita la dotazione di attrezzature sanitarie indispensabili per prestare la nostra attività di assistenza, ma vediamo anche confermata la vicinanza e l’impegno dei tanti che hanno energie da profondere in questa emergenza sanitaria. Ancora grazie a nome di tutta la Comunità Sanitaria del Santa Scolastica con cui andremo a condividere l’utilizzo delle attrezzature ricevute in donazione ma, soprattutto, grazie per aver testimoniato ancora una volta, con questo atto, che tutti, semplici cittadini ed importanti Istituzioni del territorio, sono al fianco dei più deboli: i malati».