Cassino – Crisi FCA di Piedimonte San Germano: arriva una denuncia a Matteo Renzi e al ministro Poletti per la diffusione di notizie false

Per aver diffuso notizie false sul futuro occupazionale nello stabilimento FCA di Piedimonte San Germano, Matteo Renzi e il ministro del lavoro Giuliano Poletti sono stati denunciati da Niki Dragonetti, esponente dell’opposizione extraconsiliare a Cassino e portavoce del movimento “Orgoglio Italiano”.
Ci risiamo: Niki Dragonetti continua a colpire gli esponenti di spicco della politica nazionale a colpi di denuncia. Dopo quella alla Presidente della Camera Boldrini [vedi qui], ora è la volta dell’ex Presidente del Consiglio e di un suo ministro. La prima è stata archiviata, vedremo come finirà questa seconda, protocollata ieri.
Stavolta Dragonetti ha deciso di interpellare la magistratura per le dichiarazioni rilasciate a suo tempo da Renzi sulle assunzioni nello stabilimento locale FCA.
«Ritengo che l’allora Presidente del Consiglio – ha dichiarato in una nota Dragonetti – abbia diffuso false informazioni e che abbia provocato false illusioni. Lo stato economico di questo territorio è sotto gli occhi di tutti. Perché Renzi nella sua recentissima visita a Frosinone non è arrivato anche a Cassino? Perché ha preferito fermarsi a Ferentino? Semplicemente perché sapeva come sarebbe stato accolto nel sud della provincia dove l’economia è piegata in due dalla crisi. Nessuna ripresa ma solo licenziamenti. Ancora tanti, ancora troppi. Uno stillicidio».
Ce n’è anche per il ministro Poletti, che, secondo l’attivista di Cassino, non avrebbe nemmeno difeso a dovere i dipendenti dell’Ideal Standard di Roccasecca: «Perché Matteo Renzi e Giuliano Poletti non sono intervenuti anche su questa ennesima tragedia sociale? Perché non hanno il coraggio di prendersi le proprie responsabilità. Renzi ha millantato i 3000 posti di lavoro in FCA perché aveva necessità di “abbindolare” chi di li a poco avrebbe preso parte al referendum ed alle elezioni per la sua carica di segretario. Il popolo italiano non deve essere più considerato strumento da manipolare a piacimento. Il popolo italiano ha una testa ed un’anima e questo significa che deve avere rispetto e considerazione da parte della classe politica».
Di seguito, le immagini dell’ultima denuncia di Dragonetti: