Cassino – Depuratore Cosilam, ci sono aziende che scaricano abusivamente. Di Mambro: “Non baratteremo mai un’azienda per una vita umana” [VIDEO]

Dal depuratore che non funziona nella zona industriale alla lotta per creare il registro dei tumori in provincia di Frosinone: stamattina abbiamo avuto ospite a “Diritto di parola” il consigliere di maggioranza Carmine Di Mambro, che sui temi legati all’inquinamento ambientale e alla salute pubblica ha fatto l’obiettivo principale della sua battaglia politica, anche a seguito di condizioni personali.
Nei giorni scorsi aveva scritto un post molto duro contro la situazione del depuratore nella contrada Cerro [leggi qui]. Si è smosso qualcosa, nel frattempo? «Ieri c’è stato un incontro con il management del Cosilam e con la Società AEA, che gestisce i depuratori» ha detto Di Mambro. «E’ venuto fuori che ci sono delle inefficienze, soprattutto sulla pompa di sollevamento numero 2. Si è deciso di intervenire mettendo in efficienza le due pompe già esistenti e creando una pompa nuova nella zona industriale, che vada a sopperire a tutte le mancanze del depuratore. Per quanto riguarda i miasmi, si è convenuto di installare centraline di controllo».
Durante l’incontro, però, è emerso un altro fatto molto grave: «E’ uscito fuori anche che ci sono delle aziende che, in qualche modo, vanno a scaricare abusivamente all’interno della conduttura principale. Abbiamo chiesto fortemente ai dirigenti del Cosilam di verificare tutto questo nel più breve tempo possibile. Noi, come amministrazione, come cittadini, non baratteremo mai mai mai un’azienda per una vita umana, figuriamoci per un’intera comunità, che in questo momento sta soffrendo».
La situazione di questi scarichi abusivi sarebbe grave comunque, per il consigliere Di Mambro, sia se il Cosilam sapeva e non ha fatto nulla, sia se lo ha scoperto solo ora, perché vorrebbe dire che non vigilava. «Spero che vada avanti l’inchiesta, che è già aperta, per accertare le responsabilità».
Un altro argomenti che sta particolarmente a cuore al consigliere Di Mambro è il registro dei tumori [leggi qui]. Ci ha spiegato che in alcune province dove è stato adottato, grazie alla prevenzione mirata che ha permesso di svolgere, si è visto un abbattimento dell’incidenza dei tumori del 40-50%.
Considerato l’immobilismo della situazione, Di Mambro ha lanciato la proposta di aprire un conto corrente presso l’ASL di Frosinone dove tutti i Comuni possano versare 1.000 euro a testa, in modo da raggiungere i 100.000 euro necessari ad attivare in modo autonomo il registro, cifra che la Regione Lazio non ha messo a bilancio. L’idea è stata accolta molto bene ed è già pronta una lettera da inviare a tutte le amministrazioni per invitarle a partecipare al progetto.
Pubblichiamo di seguito il video dell’intervista a Carmine Di Mambro: