Cassino (FR) – Per Enzo Salera fischio d’inizio del secondo tempo. Il grazie alla città
I festeggiamenti sono iniziati in serata e andranno avanti a lungo. Enzo Salera è stato riconfermato sindaco di Cassino e la città gli sta facendo sentire tutto il suo affetto e calore.
Proprio come aveva fatto in piazza nel primo e nell’ultimo comizio, ma anche nel tour nei quartieri.
Il distacco dai suoi competitor è stato notevole e si è compreso fin dai primi 800 voti che il trend era confermato.
Alle 18.30 è stato superato il quorum del 50%, Salera era a quota 7088 voti (60,26%) Arturo Buongiovanni a 2690 (22,87%), Giuseppe Sebastianelli seguiva con 1516 voti (12,89%), Maria Palumbo a 105 (0,89%) e Paola Enrica Polidoro a 364 %3,09%).
Da quel momento è stato chiaro che si trattava di un risultato record per la città ed infatti, a caldo ai nostri microfoni il sindaco ha sottolineato: “Decisivo l’affetto di Cassino e la maturità politica di questa città che in poche ore ha sovvertito un risultato delle europee che era esattamente il contrario. Noi avevamo oltre il 60% del centrodestra alle europee e ha riconosciuto il lavoro fatto in questi cinque anni. L’avevo sentita la piazza, ma non credevo…. Rosario Iemma ha sempre sostenuto che avremmo vinto con il 63%…”.
Un risultato record che Salera dedica alla sua famiglia e ai tanti amici che non ci sono più. In cinque anni ho perso mia madre, che è venuta a mancare nel 2019, alla mia elezione. E poi degli amici storici, indimenticabili. E ancora quel vuoto che mi ha lasciato Gianrico Ranaldi…ma sul palco l’ho sentito accanto a me”.
Da dove si riparte, ora?
Proseguiamo il nostro percorso, anche con la manutenzione. Non abbiamo voluto fare asfalto elettorale, ora però ci rimettiamo al lavoro”.
Entusiasta anche l’assessore alla cultura Danilo Grossi, coordinatore e regista di questa campagna elettorale, che è anche componente della direzione nazionale del PD. Per lui, una doppia soddisfazione in poche ore: la rivincita della segretaria Elly Schlein che porta il partito al 24% subito dietro FdI della premier Giorgia Meloni e poi, Cassino.
“La parte più difficile era restare calmi di fronte agli attacchi, che sono arrivati anche sul piano personale e degli affetti del sindaco e degli altri componenti, non solo in questi mesi ma negli anni. Barra dritta, lavorare sempre per il bene della città migliorando la qualità della vita dei cittadini. Facendo scelte anche molto difficili. Riconfermarsi non è mai semplice. Fare una campagna elettorale nello stesso anno dell’80° è stato un lavoro molto complesso, ma abbiamo tenuto compatta la squadra, evitando accorpamenti che non avrebbero fatto bene alla politica autentica. Abbiamo detto dei no, abbiamo avuto ragione.
E poi, a livello nazionale non era scontato avere quelle percentuali: i commentatori davano il PD sotto il 10%, con critiche alte, ma anche lì siamo ripartite dalle piazze, dalle difficoltà della gente. In Europa non tira un vento favorevole,; l’estrema destra in Francia e in Austria, un partito che si definisce neonazista è il secondo partito in Germania…. In un contesto come questo, aver mantenuto la barra dritta è per noi un momento di grande, grande soddisfazione”.