Cassino – In secca il “vecchio” Rapido, l’allarme degli ambientalisti. Appello ad Ardis ed Istituzioni locali: occorre manutenzione
Il ramo del “vecchio” fiume Rapido è in secca e gli ambientalisti lanciano l’allarme chiedendo interventi di pulizia per ripristinare il deflusso minimo delle acque necessario per assicurare la sopravvivenza di flora e fauna.
“Il fiume Rapido il ramo originale, quello che passa lungo via Caira e dietro il carcere, sta morendo; la sua portata – spiega Alfredo Capitanio, di Italia Nostra – dovrebbe essere di 300 litri secondo ed invece stanno passando solo 20/30 litri al secondo. Già si vedono numerose pozze con i pesci agonizzanti. È il caso che le istituzioni si attivino con urgenza per evitare un clamoroso danno ambientale di notevole portata”.
In una foto si nota chiaramente una fascia bianca, tra il pelo dell’acqua e la vegetazione, che evidenzia il precedente livello dell’acqua del fiume.
“Il problema è in località Ponte delle tavole, dove il fiume si divide”: a sinistra quello che passa per San Pasquale (il nuovo corso, “Collettore di fondovalle”, realizzato negli anni ’50 per impedire i continui allagamenti che si verificavano lungo il tratto Via Caira-zona Chiesa madre) e quello originale che passa sotto il ponticello e passa per via Caira.
“Sotto quel ponticello, per ripartire le acque in tutti e due i rami del fiume, fu costruito uno sbarramento in cemento con un foro a ‘bocca tarata’, in grado di assicurare il deflusso idrico minimo vitale di 200/300 litri al secondo. Ma con le piene che ci sono state, sotto il ponte si sono accumulati detriti che hanno sollevato il greto del fiume facendo passare nella ‘bocca tarata’ meno acqua del necessario. Inoltre, subito a valle della ‘bocca tarata’, per via dei depositi fangosi e per la crescita della vegetazione di fondo, quel po’ di acqua che riusciva a passare è fortemente rallentato con il risultato visibile nelle foto e sono fortemente a rischio flora e fauna locale. Per risolvere il problema si rende necessario quindi un intervento di rimozione dei detriti”.
La competenza per la pulizia e bonifica è dell’ARDIS (Agenzia Regionale DIfesa del Suolo), alla quale Italia Nostra si appella per sollecitare i relativi lavori, ma anche alle istituzioni locali, per sollecitare l’urgenza degli stessi.