Cassino – Lotta alla povertà, il comune alza la soglia massima di accesso a quattromila euro. Il 31 dicembre scade il bando
«Oggi presentiamo il fondo “Sosteniamo”. Avevamo detto a giugno, quando ci siamo presentati alla città, avevamo detto “un milione di euro per le famiglie col fondo sosteniamo”, cioè un milione di euro di interventi nel sociale e questo stiamo facendo. Fino ad oggi è quello più importante che presentiamo, [ si tratta del ] fondo per il contrasto alla povertà [ che presentiamo ] insieme al consorzio dei comuni del cassinate qui rappresentato dal direttore Tartaglia».
È iniziato così l’intervento dell’assessore alle politiche sociali Benedetto Leone, all’interno della sala Restagno del Comune, questa mattina una mezzoretta dopo mezzogiorno. A quanto pare, il comune di Cassino ha deciso di allargare la fetta di beneficiari al fine di riuscire a redistribuire gli aiuti anche tra quanti normalmente non vi accedono, pur essendo in condizioni di difficoltà economica. «C’è infatti un substrato di povertà nascosta – ha dichiarato Leone – che, con molta dignità non si mostra, ma che avrebbe bisogno di un maggiore aiuto da parte nostra».
Dello stesso avviso il consigliere Francesca Calvani che, pur non prendendo la parola durante la conferenza stampa, ha confermato come in questi mesi di lavoro dell’assessorato, lei e gli altri, abbiano riscontrato una povertà molto diffusa e che tocca diverse fasce di reddito.
Il contributo, stando alle parole dell’assessore Leone, è di 78mila euro che verranno divisi in mille euro a nucleo familiare. A onor del vero possono partecipare anche persone singole, ma il direttore del consorzio dei servizi sociali Emilio Tartaglia ha specificato come, tendenzialmente, il punteggio del singolo sarà molto inferiore a quello dei nuclei familiari.
Importante, il bando di partecipazione apre oggi e scadrà il 31 dicembre. Leone ipotizza un arrivo dei fondi per gennaio, ma subito dopo puntualizza “febbraio”. Forse fine febbraio, considerando che Tartaglia, dopo poco, dirà che il Consorzio recepirà le domande nella prima decade di febbraio.
Durante la conferenza stampa Leone ha anche fornito alcuni dati che aiutano a comprendere il numero di interlocutori, già “registrati”, dell’assessorato alle politiche sociali: «I servizi sociali di Cassino danno risposte a quasi 700 famiglie – ha detto l’assessore – 92% italiane, 8% straniere. […] Di questo 92% il 63 è composto di disoccupati».
Bisogna inoltre tener presente che, a differenza di quanto vale negli altri comuni, l’amministrazione di Cassino ha deciso che: «Non possono presentare domanda coloro che hanno già avuto un contributo nel 2016, per quanto riguarda l’emergenza abitativa, e chi ha fatto domanda e ha ottenuto il contributo dell’Inps della “social card”». Fa il paio con queste due clausole l’estensione a 4mila euro dell’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) quale tetto massimo di accesso.
Per Leone il motivo di queste variabili è presto detto, “si è voluto estendere i servizi e dare risposte a tutti i cittadini”, per dirla ancora una volta con le sue parole, e “non solo a quelli che fanno parte delle 700 famiglie che vengono di solito a chiedere aiuto”.
Del resto l’assessore alle politiche sociali ha esternato una chiara presa di posizione che appare decisamente in linea con le decisioni prese: «I servizi sociali – ha dichiarato – non devono fare assistenzialismo, ma dare a tutti le stesse possibilità di inserimento nella comunità».
di Sergio Procacci