Cassino – Primi fondi per la bonifica di Nocione. 215mila euro dalla Regione Lazio

La Regione Lazio ha concesso un finanziamento di 214.592,56 euro al Comune di Cassino per avviare le procedure di bonifica del sito inquinato di Nocione.
In quella località, negli anni ’90, in piena emergenza rifiuti, furono sotterrati rifiuti di vario tipo e per anni, nonostante le battaglie e le denunce degli ambientalisti, poco era stato fatto.
Nel giugno scorso, nell’ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Cassino, condotta dagli uomini della Guardia di Finanza, uno scavatore è stato autorizzato a procedere agli scavi nella zona che hanno fatto emergere quello che gli ambientalisti sospettavano; rifiuti di vario tipo, anche di tipo ospedaliero.
Sul posto anche i tecnici dell’Arpa Lazio che dopo aver analizzato i campioni di percolato prelevati, avevano riscontrato, tra l’altro, un’alta concentrazione di metalli pesanti.
Le buche furono ricoperte con dei teli di protezione in attesa dei finanziamenti necessari per procedere alla bonifica; ed ora giunge la notizia del finanziamento regionale.
Particolare soddisfazione è stata espressa dal consigliere comunale Dana Tauwinkelova, fino a dicembre scorso assessore all’ambiente.
Questo “primo finanziamento di 214.592,56 euro consente l’avvio delle attività previste dalla normativa vigente in materia di bonifica siti inquinanti.
Tra qualche giorno sarà inviato il piano di caratterizzazione che in questi mesi è stato messo a punto e, ottenuti i necessari nulla osta, si procederà con l’affidamento delle attività relative al campionamento ed analisi dei prelievi di campionatura di terreno.
L’attività di campionamento delle eventuali potenziali sostanze inquinanti avverrà nelle zone più significative dell’area del Nocione, così come individuata nell’Ordinanza sindacale n° 233/2018, per comprendere le potenziali sostanze inquinanti che interesserebbero la zona, permettendo a tutti gli Enti interessati di poter formulare un piano di risanamento supportato da riscontri tecnici oggettivi e dalle necessarie risorse finanziarie.
Con questo finanziamento coroniamo l’intenso lavoro svolto con la Consulta dell’ambiente, le associazioni ambientaliste e tutti gli organi preposti alla tutela ambientale”.
Soddisfatto anche Edoardo Grossi, ambientalista e membro della Consulta per l’ambiente di Cassino.
“Sono contento del finanziamento, speriamo che arrivi presto e facciano questa caratterizzazione per poi bonificare”, e, giustamente, rivendica i meriti delle associazioni ambientaliste che, dal 1998 al 2018, hanno condotto la battaglia contro l’inquinamento firmando tutte le denunce che si sono seguite negli anni.
“i meriti non sono della politica ma di chi per vent’anni si è battuto per costringere la politica a fare ciò che la politica avrebbe dovuto fare 21 anni fa”.