Coronavirus – Per la provincia di Frosinone scatta la “Zona rossa”. da lunedì fino al 21 marzo. Nuove norme ed ordinanza. La riflessione dell’editore di RadiocassinoStereo, Enzo Pagano
Da mezzanotte di domani, domenica, per la provincia di Frosinone scatta la “Zona rossa”, come già preventivato nelle ultime ore, a causa del crescente andamento dei contagi.
Il provvedimento, salvo adeguamenti in base alla curva epidemiologica, riguarda il periodo tra l’8 marzo ed il 21 marzo.
Queste le principali norme da rispettare.
1.È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
2. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.
3. Il transito sui territori in zona rossa è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto.
Attività motoria solo in prossimità della propria abitazione con mascherina e distanza di 1 metro da altra persona; musei chiusi; scuole chiuse; aperti solo negozi di generi alimentari e di prima necessità individuati; sospese attività di bar, ristorazione ammesso solo la consegna a domicilio fino alle 22 e asporto con divieto di consumo nelle vicinanze; sospese attività inerenti i servizi alla persona diverse da quelle individuate nell’allegato 24 del Dpcm 2 marzo 2021; attivita lavorativa nel settore pubblico nei luoghi di lavoro limitata alla sola attività che ritengono indifferibili e che necessiti della presenza fisica.
La riflessione di Enzo Pagano, editore RadioCassinoStereo
“Molti la ritengono una follia, e forse non hanno tutti i torti… soprattutto chi ha una partita iva… chi ha una palestra, un bar, un ristorante, un negozio di abbigliamento di scarpe, insomma chi vive e ‘campa’ lo stato con il proprio ‘cassetto’ e con le pesanti tasse che paga puntualmente ogni giorno… la pensa proprio cosi.
A distanza di 1 anno siamo in una situazione peggiore di quella che ci avevano ‘promesso’… . Una cosa è certa: non è colpa degli italiani. Abbiamo fatto tutto quello che ci hanno detto… anzi di più.
Dispositivi di sicurezza, barriere, distanze, non ci stringiamo la mano, non ci guardiamo in faccia… insomma abbiamo completamente cambiato il nostro sistema di vita… ma chi ci governa, forse, poteva e doveva fare di più… . Ad oggi pochissimi italiani sono stati vaccinati e ancora oggi si parla di vaccini che arriveranno in quantità industriale… ma quando? Ma dove? Ma a chi? Insomma, si continua a chiudere (che è la cosa più facile da fare), ma non si riescono a fare 20 milioni di vaccini cosi come ha già fatto la Gran Bretagna… . A questo punto qualcuno, forse, si deve vergognare per aver trattato gli italiani come bestie al pascolo. Molti stanno cedendo non solo economicamente, ma anche psicologicamente. Non si accetta di pagare per colpa di chi non sa organizzare una vera azione di contrasto ad una situazione pandemica che altri Stati stanno affrontando con molta più serietà, organizzazione e intelligenza. A questo punto ci resta solo da dire: SI SALVI CHI PUÒ!!!”.
L’ORDINANZA