Covid – In provincia di Frosinone curva stabile, ma in Italia cresce l’Rt. Bassetti: il monitoraggio ISS è sbagliato e anacronistico

Rispetto al giorno precedente, in provincia di Frosinone resta stabile la curva epidemiologica Covid e a livello nazionale sale l’Rt sopra la soglia epidemica; ma Bassetti critica il sistema di monitoraggio attuato dall’ISS.
I dati in provincia
Nuovi positivi: 224 + 10 fuori provincia
Tamponi: 1.262
Negativizzati: 236
Nuovi ricoveri Covid: 2
Nuovi ricoveri Covid in T.I.: 0
Totali ricoverati Covid: 56, nessuno in Terapia intensiva
Pazienti in P.S. in attesa di ricovero: 0
Decessi: 0
Ma a livello nazionale c’è da registrare il rapporto settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute secondo cui sono stabili i ricoveri in terapia intensiva ed aumentano quelli nei reparti ordinari ma sale ancora l’incidenza e l’indice di trasmissibilità Rt, che supera la soglia epidemica.
Incidenza settimanale (settimana 18-24 novembre) 388 ogni 100.000 abitanti;
Incidenza settimanale (settimana 11-17 novembre) 353 ogni 100.000 abitanti.
L’Rt medio, nella settimana (2-15 novembre) è risultato pari 1,04, contro lo 0,88 del periodo precedente.
Aumenta nello stesso periodo l’occupazione dei reparti ospedalieri da parte dei pazienti Covid, mentre resta stabile l’occupazione delle terapie intensive.
Sono ora 5 le regioni con ricoveri sopra la soglia d’allerta (Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria e Valle d’Aosta).
Ma Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, in una intervista rilasciata all’ADN Kronos salute ritiene il monitoraggio Covid settimanale dell’Iss-Ministero della Salute “totalmente anacronistico e sbagliato. Ci danno dei dati di circolazione virale misurando parametri, Rt, incidenza, senza dirci che tipo di pazienti arrivano in ospedale ma solo che c’è della gente con un tampone positivo. Questo non vuol dire nulla, un conto un asintomatico trovato per screening in ospedale altro è un paziente che arriva con polmonite e deve essere ricoverato. Sono report che computano numeri. Dire che c’è stato un incremento del 2% di persone in ospedale non vuol dire nulla” ed spiega che “nel mio reparto ho sicuramente persone con Covid ricoverate ma nessuno sta male come nel 2020-21, ho anche tanti che sono positivi al tampone Covid dopo essere ricoverati. Speravo cambiasse questa politica del tamponamento seriale, ci sta portando di fronte a due pesi e due misure: un soggetto con l’influenza lo mettiamo in un reparto normale e uno con il Covid in un bunker. Oggi non ha senso tutto questo”.