Diritto di parola – Le aziende incontrano i giovani: opportunità di lavoro nel “Career Day” dell’UNICAS [VIDEO]
Grande opportunità per i giovani desiderosi di trovare un’occupazione: torna anche quest’anno, con la settima edizione, il “Career Day”, la giornata d’incontro tra i laureati e il mondo del lavoro, ospitato al Campus “Folcara” dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Appuntamento per il 14 marzo. E’ venuto a parlarcene, negli studi di RadioCassinoStereo, il professor Alessandro Silvestri, presidente dell’ALACLAM, l’Associazione dei Laureati dell’Ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale, che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’Ufficio Job Placement dell’UNICAS.
Cos’è il Career Day? «E’ il momento che l’Università mette a disposizione per far incontrare “offerta” – che poi sono i nostri laureati – e il mondo del lavoro» spiega. «E’ un evento ormai molto atteso, basti pensare che in quest’ultima edizione è successa una cosa un po’ strana, erano le aziende che mi chiamavano e aspettavano che io li contattassi per prendere parte all’evento. E’ un memento molto importante perché, con questa opportunità, i laureati hanno la reale occasione di potersi mettere in contatto con il mondo non soltanto industriale ma lavorativo in genere, tant’è vero che, da oramai tante edizioni, ospitiamo non soltanto le aziende, ma anche numerosi enti, ordini professionali, associazioni, che possono offrire reali occasioni di lavoro ai nostri laureati».
E’ il quarto anno che l’ALACLAM gestisce l’organizzazione. «Il Career Day nasce 7 anni fa grazie a un finanziamento regionale, per questo motivo le prime 3 edizioni sono state organizzate e gestite direttamente dall’Ateneo di Cassino. Per non far morire questo evento, nel 2013, con l’allora Rettore, avemmo l’idea di far nascere l’Associazione Laureati dell’Ateneo di Cassino, che ha come prima mission proprio quella di portare avanti questo evento, che evidentemente è un valore per tutto quanto il territorio». L’importanza del Career Day si è ingigantita nel tempo: «Nel 2014, quando abbiamo preso in eredità l’organizzazione, che però è continuata in effetti con l’ufficio Job Placement di ateneo, siamo partiti da una trentina di aziende ed enti che partecipavano a questa manifestazione. L’evento è cresciuto, siamo passati a 50 aziende nel 2015, siamo arrivati a quasi 100 aziende ed enti nella passata edizione. Questo a testimonianza della bontà del lavoro svolto. Per noi era importante che le aziende riconfermassero la loro presenza e così è avvenuto. Con la conferma delle aziende che avevano partecipato e l’incremento legato a nuove aziende e realtà che si sono aggiunte, via via l’evento è diventato realmente un punto di riferimento per il territorio».
Se è vero che durante il Career Day i laureati incontrano il mondo del lavoro, è anche vero il contrario, che le aziende hanno l’occasione di scoprire il mondo della ricerca e le innovazioni che l’università mette in campo per lo sviluppo: «Fin dall’inizio, abbiamo concepito questo evento non come unidirezionale, bensì bidirezionale. Abbiamo sempre cercato di creare delle reali opportunità di incontro e di collaborazione, anche tra lo stesso network di aziende che partecipa all’evento. Innanzitutto, abbiamo la vetrina espositiva delle tesi di dottorato – attraverso i nostri dipartimenti, selezioniamo le tesi di dottorato particolarmente brillanti e c’è una loro esposizione, per far vedere anche gli sviluppi della ricerca. Abbiamo la vetrina degli spin off accademici [società finalizzate all’utilizzazione economica dei risultati della ricerca universitaria, ndr], quest’anno particolarmente potenziata. Ma abbiamo anche una serie di workshop che organizziamo durante quella giornata: workshop dedicati, tematici – quest’anno, in particolare, avremo un workshop sull’industria 4.0 [l’industria che integra le nuove tecnologie produttive, rendendole “smart”, intelligenti, ndr], un workshop sulle startup [nuova forma d’impresa, di tipo temporaneo, con un modello ripetibile e scalabile, ndr] e sugli startupper, ma anche workshop di area più umanistica, sulla valorizzazione dei beni culturali e come questo può essere coniugato con le nuove tecnologie. Le aziende possono vedere come l’Università può essere un contributo allo sviluppo e al trasferimento tecnologico».
Per questa edizione, si è deciso di puntare più sulla qualità che sulla quantità, facendo tesoro dei problemi riscontrati negli anni passati. «I punti di forza nascono dai punti di debolezza» dice il professor Silvestri. Nelle trascorse edizioni sono stati somministrati alcuni questionari ai partecipanti e in base ai risultati si è cercato di migliorare, focalizzando l’attenzione sulle reali opportunità che potevano essere offerte ai giovani. «Abbiamo chiesto alle aziende che interverranno se effettivamente avevano delle posizioni lavorative aperte. Rispetto a queste posizioni lavorative aperte, abbiamo anche chiesto di riempire delle schede di job description che ci potessero aiutare a capire quali laureati indirizzare loro. C’è, per esempio, il “Premio all’assunzione”, che abbiamo indetto quest’anno: le aziende che nei mesi successivi all’evento assumeranno i nostri laureati riceveranno un contributo economico da parte dell’Associazione dei laureati».
Per informazioni sul Career Day, che si svolgerà il 14 marzo per tutto il giorno, è possibile consultare il sito internet dedicato. In contemporanea, si terrà anche “Unicas Orienta”, organizzato dal C.U.Ori (Centro Universitario per l’orientamento), di cui parleremo in un prossima puntata della rubrica “Diritto di parola”. Unicas Orienta occuperà solo le mattine, ma sia del 14 che del 15 marzo. L’ultimo giorno, ci sarà un evento conclusivo al Teatro Manzoni di Cassino.
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