Frosinone – Battista: «Vigili del fuoco pochi e pagati meno dei poliziotti. Interventi di facciata, ministro Alfano, no grazie»
Hanno turni di dodici ore di fila, può capitare che non vengano chiamati, ma se l’emergenza o le emergenze ci sono, devono essere pronti ad uscire dalla stazione più volte e a fronteggiare rischi di entità e tipo diverso: sono i vigili del fuoco. Un corpo che, secondo il segretario provinciale del Conapo, Roberto Battista, subisce una discriminazione da parte dello Stato, e in particolare del ministero dell’Interno che, stando alle parole del nostro interlocutore, ne farebbe una questione di “figli e figliastri”.
Battista, intervistato da Sergio Procacci ai microfoni di RadioCassinoStereo, descrive un panorama nazionale e locale di carenza di personale e salari fermi sempre allo stesso punto, o quasi. «La nostra carriera non ha uno sviluppo economico veloce – ha spiegato – un vigile del fuoco con 25 anni di servizio sta intorno alle 1500, 1550 (euro -ndr)». Un dato economico che va paragonato con quello d’inizio carriera, segnalatoci sempre dall’intervistato, e che ammonterebbe a circa 1300 euro.
Anche guardando da una prospettiva più ampia, stando alle parole del segretario provinciale del comitato nazionale pompieri, la situazione non sembra cambiare: «Dopo 7 anni di mancato rinnovo del contratto – lamenta Battista – stiamo qui ancora ad aspettare un ipotetico rinnovo che, se tutto va bene, si quantifica in circa 30 euro lorde, dopo 7 anni… Ma il problema è un altro, siamo qui a chiedere una equiparazione economica rispetto agli altri corpi dello Stato, perché ogni vigile del fuoco percepisce, già dal solo vigile del fuoco operativo, circa 300 euro in meno mensili di un appartenente allo stesso ministero, ovvero (di un appartenete alla -ndr) polizia di Stato.
Ma perché questa disparità di trattamento?
«Questo ce lo chiediamo, anzi vogliamo delle risposte proprio dal nostro dipartimento, dal governo, vogliamo delle risposte! Il personale dei vigili del fuoco non è diverso da altro personale davanti a una cassa di un supermercato. Ha le stesse esigenze, quindi noi lamentiamo questa carenza economica, questa differenza, questa sperequazione economica rispetto agli altri corpi».
Ad accendere gli animi è stata la notizia della medaglia d’oro che verrà conferita da Mattarella alla bandiera dei vigili del fuoco il prossimo primo dicembre, presso la sede delle scuole centrali antincendio di Capannelle.
Un’azione a cui il segretario Conapo risponde così: «Chiediamo al ministro Alfano, che tra l’altro è il nostro ministro dell’Interno, un intervento più sostanziale piuttosto che riconoscimenti, medaglie… interventi di facciata. Noi abbiamo bisogno di recuperare il divario stipendiale rispetto agli altri corpi dello stato; abbiamo veramente questa necessità».
Ma non è solo una questione economica, perché il lavoro, in condizioni di scarsità di uomini, si fa ancora più difficile e la copertura del servizio è più debole. Guardando alla nostra provincia Battista dà un quadro della situazione che va sicuramente approfondito: «Sul nostro territorio c’è una carenza di organico e soprattutto sulla zona di Cassino in cui la Conapo si è battuta molto in passato dal febbraio 2014 fino al luglio 2015, ossia durante i lavori da parte del dipartimento della riqualificazione delle sedi su tutto il territorio nazionale, chiedendo a gran voce l’attribuzione Sd4 (sede distaccata di tipo 4 -ndr) per il distaccamento di Cassino; categoria alla quale spettano più uomini e mezzi per affrontare le numerose richieste di intervento sul territorio locale, ma nonostante le numerose promesse dei politici di turno, e anche da parte del dipartimento stesso, la sede non ha avuto il giusto riconoscimento a categoria superiore».
Stando alle parole di Battista, gli interventi annuali del distaccamento cassinate ammontano a duemila e gli uomini a disposizione variano tra i 7 e i 6, mentre ne servirebbero almeno 11.
«Il comando provinciale di Frosinone – ha concluso il sindacalista – pur di garantire un soccorso adeguato sul territorio a sud della Ciociaria ha distolto personale dall’organico delle sedi di Sora e Fiuggi, creando in quei territori un’ulteriore carenza: della serie “quando la coperta è corta”…».