Frosinone – Disabile, sfrattato, da 11 anni vive in strada ed ora non può ritirare neppure la pensione

Questa è una delle cosiddette “storie di ordinaria follia”, è quella di uno sventurato frusinate che aveva una casa popolare poi l’hanno sfrattato e vive da senzatetto.
L’8 febbraio del 2007 fu sfrattato e da allora vive in strada, preferibilmente nella stazione ferroviaria del capoluogo.
E’ anche invalido ed ha una piccola pensione che lo aiuta ad andare avanti insieme alle elemosine e all’aiuto dei passanti.
Un giorno ha perso anche la sua carta d’identità e da quel momento non può ritirare più neppure la pensione, nonostante abbia cercato di dimostrare la sua reale identità con dichiarazioni testimoniali scritte di suoi conoscenti.
Serve obbligatoriamente un documento di riconoscimento.
Pensava bastasse recarsi in municipio e chiedere un nuovo documento ma in Comune gli hanno spiegato che non avendo un domicilio di residenza la carta d’identità non può essergli rilasciata.
E così non può ancora ritirare la pensione; deve “aggirare” l’ostacolo iscrivendosi all’anagrafe delle persone senza fissa dimora; ma intanto la burocrazia ha i suoi tempi e lui è lì, in attesa, nella stazione ferroviaria di Frosinone.
Non aspetta un treno ma quella carta d’identità che gli potrà consentire di avere almeno quella piccola pensione che lo aiuta ad andare avanti da senzatetto perché la casa che aveva, proprio in quella via Bellini del capoluogo nota per essere la centrale dello spaccio, a lui l’hanno tolta.
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