Frosinone e provincia – Stop al traffico per l’inquinamento: al via la prima domenica ecologica intercomunale

Continua l’affannosa lotta per l’abbattimento delle polveri sottili, i cui livelli, costantemente sopra i limiti di guardia, hanno di nuovo attribuito a Frosinone una poco invidiabile posizione di primato nella classifica delle città più inquinate d’Italia. Due settimane fa era avvenuto l’eccezionale prolungamento della domenica ecologica anche al lunedì successivo, con la chiusura contestuale delle scuole e conseguente disattivazione degli impianti di riscaldamento. Questa domenica, il 5 febbraio, ci sarà un’altra novità di un certo rilievo: la prima domenica ecologica intercomunale. Dalle 8 alle 18, si bloccherà la circolazione nei comuni di Frosinone, Alatri, Ceccano, Ferentino, Ceprano e Anagni.
Come si legge nel comunicato stampa diramato per pubblicizzare l’iniziativa, «l’attuale situazione dei livelli di PM10 impone ai comuni la sperimentazione, da un lato, di periodi più ampi del blocco della circolazione stradale rispetto alla singola domenica ecologica e, dall’altro, l’adozione di provvedimenti simultanei e congiunti con le amministrazioni del circondario, allo scopo di verificare l’effettiva incidenza del traffico veicolare, unitamente agli eventuali mutamenti dei livelli di concentrazione delle polveri sottili, rispetto ad altri fattori causali dell’inquinamento dell’aria, come gli impianti di riscaldamento civili e industriali».
Ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani: «Il diritto alla salute dei cittadini di Frosinone è al vertice delle priorità di questa amministrazione. Il Piano regionale di risanamento dell’aria, prevedendo unicamente misure come le targhe alterne e la domenica ecologica per il singolo comune non è, evidentemente, sufficiente per contrastare le emissioni dannose del PM10, provocato non solo dalle automobili, ma anche dai riscaldamenti civili e industriali. Per questo motivo, il Comune di Frosinone, già da tempo, sta affrontando il problema – che riguarda tutti, cittadini e amministratori – con un approccio più ampio e mettendo in campo strategie più complesse, grazie anche ai dati e al lavoro di ricerca compiuto dall’associazione dei Medici di famiglia per l’ambiente. Il blocco della circolazione intercomunale rientra in quest’ottica: solo prendendo in considerazione un perimetro dell’area vasta che vada oltre i confini dei singoli comuni, esattamente come avviene per i fenomeni aerei che si spostano da una zona all’altra, sarà possibile evitare che i singoli provvedimenti comunali siano vanificati».
Ottaviani rivendica anche i meriti delle decisioni che sono state prese finora: «Nel 2016, Frosinone è riuscita a migliorare, attraverso i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale, il numero degli sforamenti del livello massimo di PM10, su base annua, passando dai 114 del 2015 agli 84, appunto, dell’ultimo anno. L’abbassamento del 30% dei livelli, però, viene ritenuto solo un punto di partenza e di consolidamento, e non certo di arrivo, da parte dell’amministrazione comunale. Il nostro impegno è di contrastare con ogni mezzo i fenomeni inquinanti: in questa nostra battaglia, sappiamo di poter contare sul sostegno dei nostri concittadini e, soprattutto, delle famiglie e degli studenti che, come noi, antepongono il diritto alla salute rispetto ad ogni altro interesse».