Lavoro – La ricetta Ugl per favorire occupazione e sviluppo tra crisi economica e rinnovo del Consiglio regionale

“Non è più procrastinabile affrontare seriamente il problema delle Politiche Attive per il Lavoro che come Segreteria regionale Lazio di UGL tentiamo di mettere al centro del confronto con l’Amministrazione regionale”.
PNRR, inserimento lavorativo disabili, valorizzazione delle risorse interne, esigenze delle imprese, sinergia tra pubblico e privato sul mercato del lavoro e rivisitazione del Reddito di Cittadinanza. Sono queste le linee guide tracciate dal Segretario Regionale Armando Valiani e da Venanzio Cretarola, responsabile sindacale delle Politiche Attive, dell’UGL; per favorire e rilanciare l’inserimento nel mondo del lavoro, in vista del rinnovo del Consiglio della regione Lazio.
Reddito di Cittadinanza
“Sono circa 56.000 i percettori del RDC nel Lazio con età compresa tra i 18 e i 29, circa il 34% di coloro che ne usufruiscono. Questi soggetti vedono come unica forma di guadagno questo sostegno, affidandosi quindi solo all’ assistenzialismo. Al 31 agosto 2022 i Centri per l’Impiego della Regione Lazio hanno preso in carico 162.914 beneficiari RdC. Di questi beneficiari, 86733 (pari al 53,24%) sono donne e 76181 (pari al 46,76%) sono uomini. Occorre spostare l’attenzione dell’assistenzialismo ‘nudo e crudo’, verso sistemi virtuosi di riqualificazione professionale e rapido reinserimento nel mondo lavorativo, che passi anche attraverso una complessiva riforma dell’istituto del RdC, utile strumento di politica attiva. La Regione Lazio in senso Amministrativo non può più perdere tempo”.
PNRR e disabili
“Abbiamo ripetutamente chiesto, ma invano, di istituire un Tavolo permanente, non episodico, con tutte le parti sociali sulla riorganizzazione dei Servizi per l’Impiego, anche alla luce delle notevoli risorse finanziarie disponibili. Il PNRR ha destinato alle Politiche per il lavoro 6 miliardi e mezzo complessivi. È inutile continuare a stipulare Patti per le politiche attive e per l’inserimento al lavoro dei disabili che restano sulla carta se non seguiti da iniziative concrete per l’attuazione di ciò che concordiamo in modo troppo generico.
È urgente innovare le strutture gestionali per l’inserimento al lavoro dei disabili garantendo procedure trasparenti e la massima informazione agli utenti prevista dalla Legge 68/99, attivando un esame immediato dello stato di attuazione della legge e di controllo in tempo reale degli obblighi assunzionali, garantendo alle aziende coinvolte incentivi e supporto gestionale e formativo continuo”.
Valorizzazione personale
“Stiamo pericolosamente tornando ad una gestione quasi esclusivamente ‘burocratica’. È inutile e perfino dannoso limitarsi semplicemente a programmare nuove assunzioni di personale, quasi tutte a livello apicale, evitando sistematicamente di valorizzare le esperienze professionali precedenti nel settore”.
CPI ed esigenze delle imprese
“Occorre una vera riforma dei C.P.I., dando sin da subito la disponibilità ad aprire dei Tavoli tematici per orientare alla Domanda i servizi per l’impiego, cioè alle esigenze delle imprese. Bisogna finalmente avviare la concreta e quotidiana sinergia fra strutture pubbliche e private operanti sul mercato del lavoro”.