Maltempo – Secondo Coldiretti già 20 milioni di danni nel Sud Pontino. Chiesto lo stato di calamità. Da ieri ordinanza di sgombero a Formia
“Serre e alberi abbattuti, capannoni scoperchiati, coltivazioni devastate, frane, strade crollate per la violenza della bomba d’acqua, fiumi di fango e trombe d’aria con danni per oltre 20 milioni di euro”.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti con la richiesta dello stato di calamità in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha colpito dalla capitale Roma fino alle aree meridionali del Lazio tra Sabaudia, Terracina e Formia.
“Uno scenario devastante – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – ci siamo già attivati per chiedere lo stato di calamità. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione, che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola sia nella nostra regione che a livello nazionale, con danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.
Lo stato di allerta arancione della protezione civile è stato esteso a Campania, Molise e Toscana e quello giallo in altre 11 regioni lungo la penisola.
“Già questa estate i nostri agricoltori hanno dovuto fare i conti con un nubifragio – spiega il direttore di Coldiretti Latina, Carlo Picchi – che si era abbattuto sempre sul litorale pontino e in particolar modo colpendo le aree comprese tra Sabaudia, Fondi e San Felice Circeo, sradicando alberi di ulivo e distruggendo serre. Serre che le aziende non hanno fatto in tempo a riallestite e ora sono state nuovamente distrutte e spazzate via. Naturalmente i danni di ieri sono “catastrofici” e il bilancio di 20 milioni di euro è solo provvisorio e destinato a crescere”.
Intanto, già ieri, a Formia, dopo l’esondazione del rio Fresco e la valanga di acqua e detriti che si è abbattuta nella zona collinare fino a valle, il sindaco Gianluca Taddeo ha emanato un’ordinanza di sgombero degli abitanti, che vale anche per questa notte, per gli abitanti di via Santa Maria La Noce di lasciare le proprie case mettendo a disposizione strutture convenzionate per l’accoglienza attraverso la Croce Rossa.