Provincia di Frosinone – Asl, le perplessità dell’Ugl. Roccatani: mistero su una collaborazione del manager Macchitella
“Mistero sugli atti inerenti un consulente del Commissario Straordinario ASL di Frosinone”. E’ quanto dichiara in una nota stampa Rosa Roccatani, responsabile provinciale della Ugl di Frosinone.
“Nell’anno 2018, a più riprese, i tecnici delle varie UOC di Radiodiagnostica Aziendale, sono stati convocati da una persona che, in nome e per conto del Commissario Straordinario Asl Frosinone, ha preteso da loro informazioni sull’attività svolta in favore dell’utenza esterna e di quella interna/ricoverata”.
Sulla vicenda, la Ugl, su sollecitazione di alcuni lavoratori, con nota 186 del 31.08.2018, ha chiesto al Commissario Straordinario “di essere notiziata in merito alla presenza di persona estranea all’interno della ASL … ma da parte del manager nessuna risposta.
Solo in data 12/10/2018, tentando di legittimarne la presenza nelle UOC Radiodiagnostiche dei mesi precedenti, sul sito web aziendale è spuntata una delibera che formalizzava l’incarico al consulente esterno per ‘efficientamento delle prestazioni di diagnostica per immagini e abbattimento delle liste di attesa’, una responsabilità propria del Direttore della UOC, ex primario, eludendo però illecitamente di inserire in delibera il contratto e la somma da elargire al consulente, che rinvia ad altra data tutt’ora non rinvenibile sul sito web”.
Nella sua nota, la Roccatani aggiunge che il consulente in questione è uno “storico collaboratore del Macchitella”, prima al San Camillo–Forlanini, poi alla ASL di Viterbo ed ora anche alla ASL di Frosinone.
Secondo la Roccatani, l’arrivo del nuovo consulente, inoltre, avrebbe causato il trasferimento di alcuni dipendenti; uno “per avere negato al consulente, in ragione di privacy dei dati sensibili, l’accesso agli atti inerenti gli esami diagnostici”, altri invece, “da decenni in servizio, su parere del consulente, per fare spazio ai consulenti a partita Iva.”
La Roccatani, infine, chiude la sua nota con le perplessità sui titoli posseduti dal consulente, “sebbene richiesti da questo Sindacato non sono mai stati consegnati” e l’appello, rivolgendosi al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, all’assessore alla Sanità D’Amato ed anche alla GdF, di fare luce su questa vicenda.