Provincia di Frosinone – Carmine Di Mambro: le vaccinazioni anti Covid-19 “trascurano” i malati oncologici codice 048; ferme anche quelle dai medici di famiglia per i nati tra il ’56 e il ’65

La campagna anti Covid-19 alimenta critiche; riguarda le vaccinazioni per i malati oncologici codice 048 e quelle presso i medici di famiglia per i nati tra il ’56 ed il ’65.
La nota di Carmine Di Mambro
“E’ inaccettabile. Quello che sta succedendo in questi giorni con le prenotazioni dei vaccini, per le persone fragili, è una presa in giro soprattutto nei confronti dei malati oncologici. Sono tutti bravi, gli organi competenti, a fare propaganda di diversa natura, con annunci poco veritieri. Peccato che poi, nel momento in cui dovete dimostrare con i fatti (vaccinazioni Covid-19) di tutelare tutte le persone fragili, vi dimenticate dei malati oncologici con esenzione 048. Non potete falsamente scrivere che finalmente tutti i soggetti estremamente vulnerabili potranno sottoporsi alla vaccinazione e così come individuati dal piano vaccini del Ministero della Salute, (All. 3 della Circolare del Ministero della Salute del 9 febbraio 2021)’ perché mentite spudoratamente come si evince dal BURL n.15 della regione Lazio dove sono totalmente assenti i codici riservati ai malati oncologici! Dopo l’annuncio, della partenza delle prenotazioni per le vaccinazioni dei soggetti fragili, centinaia di persone hanno telefonato ai medici, oppure alle proprie strutture ospedaliere, che seguono le loro patologie, e tutti si sono sentiti dire che non c’è nessuna direttiva per i malati oncologici con esenzione 048. È vergognoso!
È ora che chi siede in Regione Lazio, parlo soprattutto dei consiglieri regionali, facciano subito tutto quello che è possibile e necessario, affinché si ristabilisca la realtà dei fatti e si faccia capire tutta la disorganizzazione che c’è nel gestire certe tematiche fragili. Ci vuole rispetto nei confronti di migliaia di malati oncologici che, ogni giorno (soprattutto negli ultimi 12 mesi), combattono per la loro sopravvivenza contro una pandemia chiamata Covid-19 e un virus chiamato incompetenza. Ai posteri ardua sentenza”.
Il vaccino nati ’56-‘65
Ma qualche intoppo inspiegabile è stato registrato anche nella vaccinazione per i nati tra il ’56 ed il ’65. Doveva partire ad inizio settimana e molti sono stati contattati dai medici curanti fissando un appuntamento in ambulatorio per la somministrazione.
Ma all’ultimo momento gli appuntamenti sono stati disdetti per il mancato arrivo dei vaccini.
Oggi, come scrive Il Messaggero, si apprende che, in realtà, il vaccino AstraZeneca, già consegnato per 1.512.000 di dosi, (viene prodotto in parte a Pomezia ed infialato ad Anagni), sarebbe bloccato nei frigoriferi delle varie regioni, dove sono fermi circa 1.200.000 dosi.