Provincia di Frosinone – Il presidente uscente Pompeo resta al timone di Palazzo Gramsci con il 60% dei voti, ponderati. Polemiche nel centrodestra. A gennaio il rinnovo del Consiglio

Antonio Pompeo resta alla guida dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, dopo aver battuto nettamente il candidato di centrodestra Ciccone con una percentuale di voti, ponderati, superiore al 60%.
“Ci sono vittorie che hanno un significato speciale – spiega Pompeo – questa lo è certamente. Quando vieni riconfermato alla guida di un ente importante come l’Amministrazione provinciale vuol dire che hai lavorato bene e ti è stato riconosciuto. Un lavoro complesso e difficile, perché non va mai dimenticato il contesto nel quale abbiamo operato: nel pieno di una riforma, senza certezze su funzioni e risorse, con personale dimezzato, con prospettive incerte.
Ora c’è da guardare avanti e pensare alle prossime sfide, sapendo però di avere una base solida dalla quale partire: un modello di governo che funziona. Il primo obiettivo sicuramente sarà il potenziamento della Casa dei Comuni, una priorità e una necessità”.
Al trionfalismo di Pompeo corrisponde la delusione nello schieramento di centrodestra, dove già sono iniziate le polemiche tra i partiti che compongono la coalizione, in particolare fronte Lega, e che sono destinate a tenere banco per qualche tempo.
C’è da dire che le elezioni provinciali hanno un significato tutto particolare, perché sono totalmente sganciate dall’elettore vero, cioè il cittadino.
Come è noto a votare sono i sindaci ed i consiglieri dei comuni della provincia, teoricamente in “rappresentanza” dei propri concittadini.
Teoricamente perché, in un momento politico come quello attuale, in cui l’elettorato italiano ha recentemente bocciato i precedenti maggiori partiti più storici, Pd e FI, in provincia erano presenti solo candidati espressione di queste due forze politiche.
Intanto, l’attesa si sposta a gennaio, quando le urne provinciali torneranno ad aprirsi per il voto che rinnoverà il consiglio provinciale; e non si escludono sorprese.