Provincia di Frosinone – L’Egato approva il bilancio tra assenze, voti contrari eccellenti e polemiche. Sotto accusa strategie e costi di gestione

L’Egato, il nuovo ente di gestione del ciclo dei rifiuti provinciale, varato in tutta fretta, unico nel lazio, ha approvato il bilancio votato dai sindaci presenti, ma altri 31 hanno preferito disertare.
L’Egato della provincia di Frosinone, è “il solo che è partito a razzo nel Lazio. Degli altri se ne parlerà dopo le Regionali. Normale disparità di trattamento”.
Come si legge ancora nella nota diffusa dal Comune di Cassino, a firma di Mario Costa, in assemblea hanno presenziato 60 sindaci di cui 56 hanno dato il loro parere favorevole, tre hanno votato No, tra cui il sindaco Enzo Salera, ed uno si è astenuto, il sindaco di Frosinone Mastrangeli.
“All’apparenza un plebiscito – si legge – ma all’appello non ha risposto oltre una trentina di primi cittadini di questa nostra provincia che ne conta 91. E, a non voler essere superficiali, si rileva il non poco peso del voto di due sindaci di ‘peso’, vale a dire l’astensione di Riccardo Mastrangeli (Frosinone) e addirittura il voto contrario di Enzo Salera (Cassino)”.
Ben 31 sindaci hanno infatti preferito disertare la riunione, anziché esprimere il proprio parere. Erano favorevoli? Erano contrari? Non sarebbe più giusto partecipare ed esprimere chiaramente il proprio pensiero? Che poi dovrebbe essere quello dei propri cittadini, che sono stanchi di essere rappresentati per … delega. Fatto è che il bilancio è stato approvato. Ma cosa prevede?
Il sindaco Salera, che ha votato No, evidenzia in particolare i costi.
“In bella evidenza nel quadro generale riassuntivo si vedono bene, invece, i costi per l’apparato e le spese. E che costi! Il totale complessivo per l’anno in corso è di 1.197.000 (diconsi un milione e centonovantasettemila euro). Ma sono le cifre di alcune voci di spesa a parlare da sole e a lasciar capire, più di tante parole, quanto c’è da capire. Soprattutto quanto devono capire i contribuenti sui cui gropponi esse graveranno. Così 384.000 euro verranno assorbiti dalle spese per le indennità degli amministratori; 150 mila euro da quelle per il direttore generale; 300 mila euro per il Personale (funzionari ed istruttori tecnici ed amministrativi); 50 mila euro per marketing e comunicazione; 20 mila euro per Privacy e anticorruzione (leggasi incarico a professionisti); 30 mila euro per eventi istituzionali e via cantando”.
Salera, inoltre, anticipando chi potrebbe insinuare il dubbio che il suo voto contrario sia dovuto alle guerre intestine al PD, sgombra il campo.
“I miei rilievi – ha precisato – sono stati di natura tecnica e tutti riguardanti esclusivamente il bilancio. Il Comune di Cassino ha avviato la ‘tariffa puntuale’, stando alla quale i cittadini dovranno pagare in rapporto alla quantità e qualità di rifiuti da essi prodotti. Nel bilancio dell’Egaf, purtroppo, tracce che portino alla ‘tariffa puntuale’ non se ne intravedono”.