Provincia di Frosinone – Risalita del contagio in provincia, 117 casi a Cassino. Tre i decessi, di cui due non vaccinati. Le raccomandazioni Asl

Sembrava che la curva epidemiologica stesse accennando ad un abbassamento ma gli ultimi dati diffusi dall’Asl smentiscono questa speranza.
Sono 1213 i nuovi casi positivi in provincia di Frosinone nelle ultime 24 ore, 117 solo a Cassino; positivo un tampone ogni 6,5.
Registrati anche tre decessi: un uomo di 99 anni di Frosinone, un uomo di 68 anni di Roccasecca e una donna di 88 anni di Alatri.
Altri Comuni con nuovi casi:
8 Fumone, Morolo, Strangolagalli
7 Acuto, Arce, Castelliri, Esperia, Filettino, Pico, Supino, Trevi Nel Lazio
6 Alvito, Casalvieri, Fontechiari, Pignataro Interamna, San Giovanni Incarico, Sgurgola
5 Ripi, San Donato Val Di Comino, San Giorgio A Liri, Vico Nel Lazio
4 Ausonia, Castelnuovo Parano, Colfelice, Collepardo, Giuliano Di Roma, Picinisco, Rocca D’arce, San Vittore Del Lazio, Sant’Apollinare, Vallecorsa, Vallerotonda
3 Campoli Appennino, Gallinaro, Pofi, Villa Santo Stefano
2 Acquafondata, Casalattico, Fontana Liri, Pastena, Vallemaio, Vicalvi
1 Arnara, Colle San Magno, San Biagio Saracinisco, Sant’Ambrogio Sul Garigliano, Settefrati, Torre Cajetani, Viticuso.
Le raccomandazioni Asl
“Il virus continua a circolare tra la popolazione, il contagio è ancora molto presente, motivo per il quale non bisogna abbassare la guardia. La lettura dei numeri, se fatta giornalmente, risulta fuorviante, perché è il dato complessivo che va guardato e che ci invita ad essere ancora molto prudenti e vigili, ad utilizzare i dispositivi di sicurezza, seguire tutte le norme igienico-sanitarie e soprattutto di concludere il ciclo vaccinale.
La Asl sta affrontando l’emergenza con tutte le armi a disposizione: ha effettuato 283 terapie monoclonali, 30 terapie antivirali orali con il farmaco Molnupiravir ed ha già a disposizione il nuovo monoclonale antivirale Sotrovimab.
I ricoverati a causa del virus si attestano mediamente tra gli 80 e i 90, la terapia intensiva ha 12 posti letto occupati. Oggi 2 decessi su 3 riguardano persone non vaccinate a testimonianza di come il virus, laddove incontra un soggetto senza scudo vaccinale, risulta molto più aggressivo fino a divenire letale.
Per questo, l’impegno totale dell’Azienda Sanitaria è rivolto alla vaccinazione di tutte quelle fasce, ancora prive di protezione, con ogni strategia possibile.
Dopo la vaccinazione di prossimità fatta in accordo con la Struttura Commissariale presso i paesi con percentuali di non vaccinati più alte o più distanti dagli Hub, dopo l’Open Day per le fasce pediatriche, arriva il prossimo 2 febbraio, l’iniziativa di una giornata di sensibilizzazione e vaccinazione per le donne in attesa di un figlio o in allattamento.
La strategia messa in campo dalla Asl è finalizzata alla protezione della popolazione, al contenimento del virus per consentire agli ospedali, agli ambulatori, ai medici e agli infermieri di poter tornare ad occuparsi a tempo pieno delle cure ordinarie per le altre patologie, consolidandone e rafforzandone il sistema.
Con ancora circa 100 ricoverati portatori di virus, lo sforzo di recupero delle liste d’attesa, delle diagnosi e degli interventi, può essere compromesso.
Per questo motivo è più che mai importante, attraverso l’aiuto e la collaborazione di tutti, liberare gli ospedali dal Covid”.