Provincia di Frosinone – Siccità e classifica nazionale Arera dei gestori idrici, con Acea Ato 5 tra quelli di coda. Le posizioni di Mario Antonellis (Utopiablu) e Renato De Sanctis

Mentre la siccità è l’emergenza del momento, l’Arera ha pubblicato uno studio sull’efficienza dei gestori idrici nazionali valutando l’efficienza dei singoli gestori attraverso l’analisi di alcuni indicatori.
In particolare, le perdite idriche, le interruzioni del servizio, la qualità dell’acqua erogata, l’adeguatezza del sistema fognario, lo smaltimento dei fanghi in discarica e la qualità dell’acqua depurata.
Lo studio, pubblicato il 15 giugno scorso, è riferito agli anni 2018 e 2019 ed evidenzia una notevole differenza qualitativa della gestione del servizio idrico nelle varie regioni e province italiane.
Inutile dire che anche in questo caso il Paese è spaccato in due: l’efficienza, più o meno totale si inizia registrare nelle regioni alte del centro e al nord.
Il Lazio non se la passa affatto bene e la provincia di Frosinone, gestita da Acea Ato 5, si trova agli ultimi posti del rapporto per i vari parametri tra quello delle perdite, la cui percentuale è pari al 76,1%.
“ARERA – scrive tra l’altro Mario Antonellis (Utopiablu) – senza alcuna competenza e legittimazione si avventura a stilare una classifica sulla efficienza dei Gestori dei S.I. Naturalmente, nel nostro caso, e ci voleva poco, scopre l’acqua calda ponendo ACEA ATO S.p.A. agli ultimi posti nazionali. Come abbiamo sempre detto questa Autority intrisa di palesi conflitti di interessi e che si regge con una percentuale dei ricavi dei gestori che dovrebbe controllare, andrebbe semplicemente smantellata”.
Le perdite idriche diventano un problema ancora più grave in periodi di forte siccità come quello che stiamo attraversando a causa dei cambiamenti climatici.
“Laghi e fiumi che si stanno prosciugando, cavallette che attaccano le colture, previsioni nei prossimi giorni di temperature tropicali …, ma non ci si rende conto che abbiamo distrutto il nostro pianeta ed ancora non ci fermiamo … . Il tutto – scrive Renato De Sanctis (Comitato Cassino No Acea) – grazie ad una politica che ha stretto patti inscindibili con asset finanziarie e lobby speculative, finalizzata inconsapevolmente ad un auto distruzione generale. Bisogna spezzare da subito questi pericolosissimi connubi, non c’ è da aspettare per dover mettere in campo politiche di buon senso, che soprattutto fermino il depauperamento ambientale-globale che avviene per il solo fine del lucro. Il ragionamento è semplice, l’applicazione un po’ meno, ma abbiamo il dovere di provarci tutti insieme”.