Provincia di Frosinone – Stangata rifiuti in arrivo. Scatta un aumento retroattivo di oltre il 16%

Sta per arrivare nelle cassette della posta dei cittadini della provincia di Frosinone una ulteriore stangata tributaria; è quella relativa alla tassa sui rifiuti.
E’ quanto emerge dalla determina della Direzione del ciclo RSU della Regione Lazio dello scorso 24 febbraio, praticamente sette giorni dopo le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.
“E’ l’ultimo regalo di Pd, Movimento 5 Stelle e amministrazione Zingaretti – commenta caustico l’on. Nicola Ottaviani – che, stranamente, arriva poco dopo il voto, che ha bocciato sonoramente la sinistra, e l’insediamento della giunta Rocca con un provvedimento della Direzione regionale del ciclo dei rifiuti che, forse, sarà rimasto a prendere polvere nei cassetti per settimane per non imbarazzare gli esponenti del Pd”.
L’aumento della tassa segue la richiesta della SAF (la società che gestisce l’impianto di riciclaggio di Colfelice), avanzata il 22 dicembre del 2021 per adeguare le tariffe passando il costo di smaltimento a carico dei comuni da circa 138 euro a 161,47 a tonnellata.
In pratica, adesso, i comuni dovranno aumentare le bollette pagate dai cittadini ma addirittura retroattivamente di oltre due anni (dal 1 gennaio 2020).
Per i cittadini la beffa è dunque doppia: oltre all’aumento anche il recupero della differenza dei precedenti due anni.
“La Regione, sotto la guida di Zingaretti, Pd e Movimento 5 Stelle – commenta ancora Ottaviani – ha dato ampia dimostrazione di inefficienza e di mancanza di programmazione, non trovando una soluzione ai problemi di Roma e scaricandoli sulle province, e in particolare modo su quella di Frosinone, tanto che oggi noi ci troviamo a non aver una discarica con tutto quello che questa situazione comporta. La Saf, sotto la guida Pd, in questi anni ha pensato solamente a fare business coi rifiuti di Roma e a far lievitare i costi di personale e consulenze, se si pensa che sul bilancio aziendale la voce personale pesa per 1/4 (4,5 milioni su 19), una cifra a nostro avviso spropositata e sovradimensionata rispetto alle reali esigenze della società, e quella delle consulenze a vario titolo per 1 milione. Siamo certi che con il governo Rocca ci sarà un’inversione di rotta e le politiche sui rifiuti imboccheranno finalmente la strada dell’efficacia, dell’efficienza e del buonsenso”.