Provincia di Frosinone – Stazione Tav a Ferentino. Una sconfitta per la politica del Cassinate. Affondo di Abbatecola e Picano (FdI), che chiedono le dimissioni del sindaco Salera

L’annuncio di una stazione della Linea ad Alta velocità a Ferentino, a soli 68 chilometri da Roma Termini, ha spaccato la provincia e rappresenta una sconfitta per il Cassinate e per la politica che la rappresenta.
La scelta trova coro unanime, quasi, nel Frusinate (ed ovvio che sia così), e a Cassino il sindaco Enzo Salera ha espresso la sua soddisfazione, che non ha mancato di alimentare critiche e polemiche.
Da chiarire che a Cassino, solo in via sperimentale, in attesa della realizzazione della stazione a Ferentino sul modello di Reggio Emilia (esattamente quello che si voleva fare nel Cassinate a San Vittore del Lazio prima e Roccasecca poi), transiteranno solo due treni, uno in andata ed uno per il ritorno, peraltro poco agevoli per i pendolari.
Proprio il commento la gioia del sindaco Salera è il bersaglio del commento lanciato da Angela Abbatecola e Gabriele Picano, Fratelli d’Italia che non tralasciano osservazioni specifiche sul progetto Tav a Ferentino.
“Una scelta che appare marcatamente campanilistica piuttosto che il frutto di un’attenta riflessione mirata a far sì che l’intero territorio potesse beneficiarne al meglio. Il sud della provincia di Frosinone come sappiamo, nonostante le numerose mortificazioni subite degli ultimi anni, resta sede di importanti centri di interesse quali lo stabilimento FCA, l’Università degli Studi del Lazio Meridionale, ma sopratutto il ruolo di connessione tra ben tre regioni oltre che la vicinanza con la zona costiera. Alla luce di questo quadro, la scelta di una fermata TAV su questo territorio, per altro non segnatamente Cassino, ma anche più a sud, darebbe maggiori e più esaurienti risposte alle grandi esigenze di rilancio di un territorio ormai allo stremo. Ma ancora una volta siamo costretti ad assistere a spettacoli indecorosi in cui a farla da padrona restano becere questioni di campanile. Un impiego di risorse di tale portata, ricordiamo che trattasi sempre di soldi pubblici, deve necessariamente e assolutamente mirare ad ottimizzare obiettivi e risultato. E invece – scrivono Abatecola e Picano – dobbiamo ancora una volta assistere ad una politica superficiale che si concretizza solo di operazioni di facciata e senza prospettiva. Ci domandiamo quale ruolo stia giocando l’amministrazione Comunale tutta in salsa cassinat-sovietica, per giunta in grande amicizia con Regione e governo centrale. Siamo costantemente inondati dal buonismo di un’amministrazione di sinistra che si fonda solo sui pacchi viveri e sulla cultura di una presunta integrazione e che ancora una volta, alla luce dei grandi temi e delle vere opportunità si rivela insensibile e inadeguata. Caro sindaco Salera, assessore ai servizi sociali e esponenti sinistrorsi tutti, un anno è passato dalla vostra elezione per congiunzione astrale, un anno durante il quale avete già ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del ruolo che vi è stato affidato. Tra un selfie e una foto, sappiate che l’emergenza che seguirà a quella sanitaria andrà affrontata soprattutto battendosi per dare opportunità e infrastrutture significative alla gente. A questo punto – concludono Picano ed Abbatecola – esauriti i buoni-spesa, prendete seriamente in considerazione la possibilità per tutto il territorio di rimettere un mandato, anch’esso esaurito, decisamente fuori misura per le vostre incapacità amministrative e soprattutto politiche.