Provincia di Frosinone – Tragedia sul lavoro. Operaio ucciso da una lastra metallica scaraventata dal vento

Sarebbe stato il vento forte che si è abbattuto sul Sorano, questa mattina, la causa della morte di un operaio di 57anni.
Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo stava operando all’esterno dell’attività presso cui lavorava quando un improvviso colpo di vento forte avrebbe fatto volare via una lastra metallica che lo ha colpito senza lasciargli scampo.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118, che nulla hanno potuto fare per salvare la vita al poveretto, ed i carabinieri, che stanno accertando l’esatta dinamica del sinistro e le eventuali responsabilità insieme ai tecnici Asl dello Spresal
Paolo Capone e Armando Valiani, UGL: “Rafforzare misure a tutela dei lavoratori per arrestare strage”
“Esprimo il cordoglio dell’UGL alla famiglia dell’operaio di 50 anni deceduto dopo essere stato colpito da una lastra di ferro mentre lavorava in un capannone a Sora in provincia di Frosinone. Un’ennesima vita spezzata sul posto di lavoro. Gli ultimi dati Inail sono una fotografia impietosa, che certifica una situazione molto grave. Ogni giorno registriamo incidenti, con una media di tre decessi. L’incidenza media nazionale dei casi mortali sul lavoro, pari a 42,5 vittime ogni milione di occupati, fa capire come si tratti di una vera e propria strage che bisogna affrontare con maggiore determinazione rafforzando controlli e formazione. In tal senso, è necessaria la convocazione di un tavolo permanente per l’adozione di un Piano nazionale a tutela dei lavoratori. Con il tour ‘Lavorare per vivere’, l’UGL ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni proprio sul fenomeno delle morti bianche”. Lo hanno dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio.
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Tarquini (Uil Frosinone): “Dolore per la giovane vita spezzata”
“La tragedia che si è consumata questa mattina ci addolora e ci rattrista. Di lavoro si continua a morire, o perché si cade da una impalcatura o perché si resta schiacciati da un mezzo meccanico. L’incidente mortale di questa mattina testimonia ancora una volta quanto la salute e la sicurezza sul lavoro sia un capitolo che deve essere costantemente aggiornato. Agli organi competenti – scrive Anita Tarquini segretaria Uil Frosinone – spetta il compito di fare chiarezza sull’evento luttuoso, ma non possiamo nasconderci il fatto che il più delle volte dietro ogni vita spezzata sul lavoro c’è sempre un dispositivo di sicurezza che non ha svolto il suo compito. Non ci stancheremo di affermare che la tragica fatalità non esiste. A questa strage continua deve essere messo un freno, con norme e controlli sempre più stringenti. Il Paese e i territori che lo compongono devono compiere un salto di qualità, perché non si può tollerare che una persona esca di casa per lavorare e per colpa del lavoro a casa non rientri. Ci uniamo e ci stringiamo al dolore della famiglia del povero operaio che ha perso la vita questa mattina a Sora”.