Provincia di Frosinone – Conosce ragazzo su internet e finisce stuprata da 7 persone: arrestati i colpevoli
Sono stati arrestati stamattina, dai carabinieri di Ferentino, 5 dei 7 uomini che all’inizio di settembre, in un casolare, hanno violentato per venti minuti una giovanissima ragazza. La giovane aveva conosciuto uno di loro attraverso Facebook.
Nella conferenza stampa organizzata per l’arresto degli aguzzini, i carabinieri non hanno fornito alcun dettaglio che possa far identificare la ragazza, neanche le iniziali, per preservarne la privacy e per rispettarne il dramma. La sua è una storia tragica, che indigna per la degradazione cui può arrivare l’essere umano, e che ammonisce.
Era iniziato tutto come una delle tante amicizie che si fanno sui social network. In primavera, la ragazza aveva conosciuto un giovane su Facebook. Qualche volta era uscita con lui, mai da sola. Per tutta l’estate erano andati avanti come fanno tanti coetanei, tra scherzi e serate di divertimenti ingenui. Poi, il 3 settembre, il ragazzo le propone di incontrarsi nella piazza di un paese.
Sul luogo dell’appuntamento, insieme a quello che fino ad allora avrebbe chiamato “amico”, c’è un’altra persona. Nulla che possa destare le sue preoccupazioni, sennonché, nella macchina sulla quale si spostano, i due cominciano a rivolgerle qualche approccio sessuale, che lei respinge. Vorrebbe che la smettessero e magari che la facessero scendere, ma non le danno ascolto. L’auto si allontana sempre di più e arriva in un luogo isolato nel comune di Ferentino, presso un casale abbandonato (tra l’altro – ma questo lei non poteva saperlo – è un’abitazione che era stato oggetto di confisca da parte dell’autorità giudiziaria per reati legati alla criminalità organizzata). Ad attenderli, altre cinque persone.
A questo punto, la ragazza è terrorizzata, vuole essere riaccompagnata. Ma i sette la trascinano nell’abitazione e iniziano ad abusare di lei. La violentano per venti, lunghissimi minuti. Fino a quando la ragazza riesce a scappare.
Si rifugia dietro un’altra casa. Uno degli aguzzini la raggiunge, ma stavolta la ragazza lo centra con un calcio ben piazzato. Lo stupratore e i suoi compagni la lasciano perdere, forse brutalmente appagati, e vanno via con le due auto.
La giovane attende spaventata nel suo cantuccio, teme che possano ritornare e continuare con lo stupro. Dopo qualche minuto, si riprende e chiama il padre. Gli racconta quello che è successo, però non sa dove si trova e il padre non può andare a soccorrerla. Allora la ragazza si fa coraggio e raggiunge la strada, dove incontra una donna che sta rincasando.
Poi c’è il soccorso all’ospedale e la denuncia ai carabinieri. Gli aggressori sono identificati: di etnia rom, tra i 36 e i 26 anni, con vari precedenti penali, anche per violenza di gruppo. Stamattina cinque di loro sono finiti in carcere, mentre due non sono stati trovati, anche se le ricerche dei carabinieri si stanno facendo sempre più serrate.